Nome nuovo ma stesse problematiche: Higuain è solo l'ultimo centravanti del Milan in difficoltà

Tre partite consecutive in Serie A senza gol segnati, quattro partite in tutte le competizioni senza gol dall’attacco. Il Milan, per l’ennesima volta, si trova a dover fare i conti con le difficoltà realizzative del proprio reparto offensivo. Non è bastato l’acquisto estivo di Higuain per invertire questa tendenza che da tempo, dal ritiro di Inzaghi e dalla partenza di Ibrahimovic, accompagna i rossoneri stagione dopo stagione. Il centravanti argentino, infatti, in estate era stato considerato, tanto dai tifosi quanto dalla stampa, il calciatore in grado di trascinare la squadra di Gattuso a suon di reti. Reti che, tuttavia, sono arrivate soltanto con il contagocce. L’ex Juventus, dopo un inizio positivo, si è perso, privando il Milan del suo punto di riferimento avanzato.
ORFANO DI BOMBER – Tifosi, e non solo, si sono sbizzarriti in passato nel descrivere le difficoltà incontrare dal Milan nel trovare un centravanti in grado di fare la differenza. È, tuttavia, evidente ora come, quella che anni fa era stata battezzata “la maledizione del numero 9”, sia sintomo di un problema più generale. Dal ritiro dal calcio giocato di Filippo Inzaghi e dalla cessione di Zlatan Ibrahimovic, entrambe avvenute nel 2012, ai rossoneri è mancato il centravanti in grado di fare le fortune della squadra, capace di risolvere da solo le partite e di sbloccare con una propria invenzione le gare più chiuse. Sono molti gli attaccanti che, negli ultimi sei anni, si sono avvicendati negli spogliatoi di Milanello. Da Torres a Balotelli, passando per Destro, Luiz Adriano e Bacca, fino ad arrivare a Kalinic e Andrè Silva, quest’ultimo esploso altrove, nessuno dei centravanti che hanno indossato la maglia del Milan ha trovato grandi soddisfazioni a San Siro.
DELUSIONE PIPITA – Tornando indietro di qualche mese, è facile immaginare che nel giorno dell’arrivo di Higuain al Milan la testa dei tifosi milanisti fosse in parte rivolta alle difficoltà incontrate negli ultimi anni dai centravanti rossoneri. In questo senso, l’argentino era visto come l’ancora di salvezza, l’uomo, dotato di grandi doti tecniche, di fiuto del gol ed esperienza, in grado di fornire alla squadra un punto di riferimento avanzato. Il campo, però, ha detto altro. Smaltito l’entusiasmo inziale, anche il Pipita si è trovato a fare i conti con tutte le difficoltà incontrate dai suoi “predecessori”, finendo anch’esso al centro di critiche e voci di mercato. Il discorso riguardante Higuain, tuttavia, si differenzia da quello sui precedenti attaccanti milanisti per una ragione. Dall’addio di Ibrahimovic, infatti, l’argentino è il centravanti più forte ad aver vestito la maglia rossonera. Per questo motivo, sarebbe necessaria un’analisi attenta sui motivi di queste difficoltà incontrate negli anni dagli attaccanti del Milan, senza addossare frettolosamente le colpe al singolo giocatore.

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