Non dimentichiamoci di Cutrone: i gol di Patrick possono essere la chiave per la Champions

Lo straordinario impatto di Piatek in rossonero ha messo in ombra un giocatore che mantiene, seppur di un solo gol, il titolo di capocannoniere rossonero di questa stagione. Parliamo ovviamente di Patrick Cutrone che, non più tardi dello scorso 12 gennaio, decideva la sfida di Genova contro la Sampdoria in Coppa Italia, realizzando una doppietta nei supplementari e conducendo il Milan ai quarti, dove il pistolero polacco ha eliminato il Napoli con altre due reti.

DALLA FINALE AL CICLONE PIATEK - La settimana successiva a Samp-Milan, il classe '98 guidò l'attacco rossonero in Supercoppa Italiana contro la Juventus, trovando una clamorosa traversa ad inizio ripresa. Qualche centimetro in meno e il giovane bomber avrebbe potuto cambiare la storia di quella finale, poi finita nelle mani di Cristiano Ronaldo e compagni. Dopo quella gara si è scatenato il ciclone Piatek e, ad eccezione di Milan-Napoli di campionato, il nativo di Como non è più sceso in campo da titolare. Una scelta dolorosa per Gattuso ma obbligata, considerando la media realizzativa dell'ex Genoa.

DA NON DIMENTICARE - In questi giorni si parla di un futuro di Cutrone in dubbio: il giocatore vorrebbe più spazio e non è da escludere una separazione estiva. Eppure, per il Milan, rinunciare al ventunenne lombardo sarebbe un vero peccato, considerando quanto il ragazzo ha profuso nel suo anno e mezzo in prima squadra. Oltretutto, per centrare la Champions, difficilmente potranno bastare soltanto le reti di Piatek: Patrick è l'unico giocatore, oltre al polacco, a poter offrire un certo contributo realizzativo ai rossoneri. Motivo per cui Gattuso, almeno in determinate partite, potrebbe anche pensare di schierarli entrambi dall'inizio, oppure decidere per un avvicendamento per non sovraccaricare troppo il numero 19.