Quando le partite si possono vincere, si devono vincere

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di Lorenzo De Angelis

“Quando le partite si possono vincere si devono vincere. Quando non si possono vincere non si devono perdere". La frase pronunciata da Massimiliano Allegri ieri mattina in conferenza stampa è alla fine diventata la descrizione perfetta di Milan-Fiorentina. Perché i rossoneri, andati sotto nel punteggio per via del gol di Gosens (forse autogol di Gabbia), hanno avuto la forza, il carattere ma soprattutto la personalità per ribaltare tutto, portando a casa una vittoria che vale molto più di 3 punti. 

Una gara complicata, iniziata in salita già nei giorni prima il fischio d'inizio per via dell'epidemia di infortuni che ha colpito il Milan. Eppure, nonostante questo, la squadra ha dimostrato di essere GRUPPO, gestendo la partita con lucidità, anche quando era andata sotto nel punteggio. Il Diavolo ha saputo soffrire, stringere i denti e colpire facendo quello che nel calcio può addirittura decidere delle stagioni: sfruttare gli episodi. Questa è la dimostrazione di una crescita mentale evidente, frutto del lavoro non solo di chi siede in panchina, ma anche di quei leader silenziosi che oggi sono imprescindibili come Modric e Rabiot. 

Leao è tornato ad essere il volto luminoso del Milan

E poi c'è lui, Rafael Leao, tornato finalmente ad essere il volto luminoso del Milan. Una doppietta da leader vero (la prima dal giugno 2023), da giocatore che decide le partite e che si prende sulle spalle il peso della squadra, perché calciando quel rigore questo ha fatto. Due gol che pesano come un macigno, non solo per il Milan ma anche per la sua rinascita personale, visto che Leao non segnava a San Siro in campionato da ben 513 giorni, un'eternità per un giocatore come lui. Stavola, però, il portoghese ha risposto sul campo con determinazione e la classe dei migliori

Squadra che è diventata GRUPPO

La rimonta di ieri sera contro la Fiorentina è il simbolo del nuovo Milan, di uno che non molla, che sa quando colpire e che, anche nelle difficoltà, non perde mai di mira l'obiettivo. E proprio come ha detto Allegri, quando si può vincere bisogna farlo, e il Diavolo, ieri sera, ha seguito le linee guida del proprio leader.