Rafael Leao, l’uomo della svolta che non può stare (più) in panchina

Rafael Leao, l’uomo della svolta che non può stare (più) in panchinaMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 6 ottobre 2019, 20:00Primo Piano
di Luca Vendrame

Da oggetto misterioso a imprescindibile: Rafael Leao nelle prime 3 giornate di campionato aveva giocato solo 15’, gli ultimi della prima partita stagionale contro l’Udinese. Poi è stato schierato da titolare nel derby, nel quale è stato una delle poche note liete della partita, se non l’unica dei rossoneri. Da lì in poi altre due partite da titolare, contro Torino e Fiorentina, prima della panchina di ieri sera contro il Genoa. Ma quando è entrato, congiuntamente a Paquetà, ha cambiato la partita, dando una marcia in più al Milan negli ultimi 25 metri. Rafael Leao è un diamante grezzo che a livello di apprendimento degli schemi di Giampaolo probabilmente è più indietro rispetto ad altri compagni di reparto, ma il giovane portoghese ha in dote un talento ed un istinto tali da poter dare freschezza, brio, dinamismo ed imprevedibilità alla manovra rossonera già così.

FEELING – “Preferisco i giocatori stranieri agli italiani, fosse per me li prenderei tutti all’estero. Si mettono a disposizione, lavorano. Anche se non conoscono la lingua spesso capiscono le cose prima dei nostri. Sono educati, quando arrivano al campo salutano sempre. Se non li fai giocare vanno in panchina, non fanno un fiato e si allenano duro per riprendersi il posto. Per fare un determinato tipo di calcio ci vuole qualità: visione di gioco, intelligenza calcistica, controllo orientato. Da noi la qualità non si trova più.” Così era il Giampaolo-pensiero non più lontano di un anno fa. La propensione dell’allenatore abruzzese a lavorare bene con giovani di talento sì, ma anche disciplinati, non è cosa nuova e pone tutte le migliori premesse per veder crescere il 20enne attaccante ex Lille nel migliore dei modi.

TITOLARITÀ – Nelle gerarchie di Giampaolo, spesso molto fluide, Rafael Leao si sta insidiando sempre di più, a forza di prestazioni e giocate. Sprazzi di talento e la costante impressione che sia sempre “sul pezzo”, il portoghese è senza dubbio il giocatore più in forma del Milan in questo avvio di stagione ed è facile immaginare che tornerà ad essere impiegato dall’inizio, dopo la sosta. Più difficile immaginare se sulla fascia o al posto di Krzysztof Piatek, in palese difficoltà. Un paio di panchine potrebbero essere propedeutiche al centravanti polacco per accendere ancor di più la voglia di riscattar sé stesso. Ciò che è indubbio, però, è che la qualità, la spensieratezza e il dinamismo di Rafael Leao a questo Milan servano come il pane, a prescindere dalla posizione in campo. L'uomo della svolta, a cui si aggrapperà Giampaolo per provare a risalire la china, è lui.