Repubblica - Nuovo stadio, Milan e Inter hanno convinto il Comune: vicino il via libera definitivo

Repubblica - Nuovo stadio, Milan e Inter hanno convinto il Comune: vicino il via libera definitivoMilanNews.it
mercoledì 5 febbraio 2020, 12:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Domenica sera, Inter e Milan saranno avversarie in campo, ma intanto i due club continuano a lavorare insieme per arrivare alla costruzione del nuovo stadio di Milano. Dopo mesi di polemiche e incomprensioni, rossoneri e nerazzurri sono finalmente vicini ad ottenere il via libera definitivo dal Comune per il nuovo impianto: lo riferisce questa mattina Repubblica che spiega che il rapporto tra le due società e Palazzo Marino è tornato buono e anche le parole dei giorni scorsi del sindaco Sala confermano che siamo vicini alla svolta decisiva. 

DEMOLIZIONE PARZIALE - L'accelerazione è arrivata nelle ultime settimane grazie al lavoro di Milan e Inter che hanno cercato di andare incontro ad alcune richieste del Comune, in primis il mantenimento di una parte dello stadio di San Siro: le due squadre hanno presentato infatti un piano alternativo alla demolizione del Meazza per mantenere in vita alcuni elementi iconici dell'attuale impianto, cioè la tribuna arancio, una delle torri e una curva, trasformando il campo in una cittadella sport.

QUESTIONE ECONOMICA - Un altro nodo che è stato sciolto è quello che riguarda poi la questione economica che non poteva penalizzare troppo le casse pubbliche (attualmente il Comune incassa 10 milioni di euro all'anno per l'affitto del Meazza): anche su questo punto le parti hanno trovato un compromesso, con Milan e Inter che hanno accettato di iniziare a versare il nuovo canone per un diritto di superfice lungo 90 anni da quando entreranno nel nuovo San Siro e non, come avevano proposto inizialmente, dopo 32 anni. C'è ora un ultimo accordo da trovare, vale a dire tagliare, come chiede Palazzo Marino, la quantità di costruzioni extra di uffici, hotel e negozi, che rossoneri e nerazzurri vogliono costruire per rientrare dei costi.