Rocco Commisso, l'Hall of Famer con il soccer nel destino: l'identikit del magnate favorito alla scalata verso il Milan

Rocco Commisso, l'Hall of Famer con il soccer nel destino: l'identikit del magnate favorito alla scalata verso il MilanMilanNews.it
domenica 24 giugno 2018, 14:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Mister X dall'identità presto svelata, con una connection diretta con l'Italia che potrebbe presto tornare a scaldarsi più che mai. E' Rocco Commisso la figura che potrebbe presto diventare nuovo socio all'interno dell'azionariato del Milan, destinato a passare dalla gestione cinese di Li Yonghong a quella americana: un cambio di rotta ormai ben instradato, con conti del club già visionati e David Han Li da giorni a New York negli studi di Goldman Sachs per portare avanti la trattativa, di fronte ad una svolta destinata a cambiare in maniera decisa le sorti del futuro del club rossonero. Alla ricerca, dopo settimane complesse, di una maggior stabilità dal punto di vista della gestione societaria.

L'IDENTIKIT - Classe 1949, nativo di Marina di Gioiosa Ionica (in provincia di Reggio Calabria), Commisso ha lasciato l'Italia all'età di 12 anni con la famiglia per trasferirsi negli Stati Uniti: post laurea alla Columbia University, ateneo in cui ha lasciato il segno finendone nella "Hall of Fame" vedendosi intitolato addirittura uno stadio ad Inwood, Manhattan, il magnate italoamericano ha dato vita nel 1995 a Mediacom Communications, quinto gruppo di TV via cavo negli States, capace di fatturare ben 1.8 miliardi di dollari annui e di contare ben 4mila dipendenti. Il patrimonio di Commisso ammonta, in più, a oltre 4 miliardi di dollari: ampissima disponibilità economica che lo ha portato, nel 2017, ad avvicinarsi al mondo del calcio, salvando dal fallimento i New York Cosmos che furono di Pelé, Chinaglia e Beckenbauer.

SOCCER NEL DESTINO - Prima del rilevamento del club newyorkese, infatti, Commisso avrebbe potuto ridare linfa ad un legame ancor più forte con le proprie radici italiane: nel 2010, il magnate ha avuto la chance di far parte della cordata Di Benedetto-Pallotta che riuscì ad acquistare la Roma, in un possibile ingresso in società poi finito in un nulla di fatto, al pari di possibili, precedenti investimenti nei New York Metrostars e nella Sampdoria. Intraprendenza caratteriale sottolineata, in ambito parzialmente differente, dalla proposta inoltrata alla Federazione Americana per la riforma del sistema calcistico USA: investimento personale piuttosto oneroso, da quasi 250 milioni di dollari, che potrebbe essere ora sorpassato nelle scelte del magnate dall'idea di vedere un Milan a stelle e strisce. Puntando ad una nuova svolta, ad un solo anno di distanza dalla cessione dalle mani di Fininvest a quelle di Li Yonghong, riconnettendo il proprio presente e futuro al suo paese natio.