Romagnoli, l'incedibile per svariati motivi: il capitano non può essere sacrificato

Romagnoli, l'incedibile per svariati motivi: il capitano non può essere sacrificatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 9 giugno 2019, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Al Milan non esistono incedibili... o quasi. Uno dei giocatori più importanti, e difficilmente sostituibili, della rosa attuale è sicuramente Alessio Romagnoli, ormai diventato una colonna portante. L'ex blucerchiato è in rossonero dal 2015 e ha sempre giocato titolare, collezionando 152 presenze e guadagnandosi con merito la fascia da capitano. Rinunciare al nativo di Anzio sarebbe quasi impossibile, motivo per cui il Diavolo non vuole privarsene per nessun motivo.

AFFARE RELATIVO - Oltre ad essere uno dei calciatori più importanti della rosa, Romagnoli non rappresenterebbe neanche uno dei migliori affari in uscita. Perché? Secondo accordi stabiliti con la Roma al momento del suo trasferimento al Milan, ai giallorossi spetterebbe il 15% della differenza aggiuntiva rispetto ai 25 milioni di euro che vennero elargiti dai rossoneri. Se dovranno esserci dei sacrifici, dunque, sarebbe più consono provare a cedere altri giocatori, sia per un discorso tecnico sia economico.

NUMERI RIDOTTI - Dopo aver deciso di non rinnovare il contratto a Zapata, il Milan attualmente dispone di due soli centrali, Musacchio e appunto Romagnoli. Mattia Caldara dovrà restare fermo fino ad autunno inoltrato e, per ovvie ragioni, il club rossonero non potrà considerarlo come una certezza in vista della prossima stagione. Rinunciare al capitano, dunque, alimenterebbe ulteriormente il problema numerico, costringendo la nuova dirigenza milanista a dei veri salti mortali. Per questa, ed altre ragioni, Romagnoli è considerato un incedibile, elemento importantissimo in un reparto che, a prescindere, dovrà essere comunque rimpolpato.