Tenere duro fino alla sosta, poi recuperare gli infortunati e ripartire forte
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MilanNews.itIn questa prima parte di campionato con le diverse soste delle nazionali si è sempre ragionato a blocchi, in primis il nostro allenatore che aveva definito la partita contro l'Udiense una delle 3/4 partite più importanti della stagione. Quel blocco di partite si era concluso con le vittorie contro Bologna, Udinese, Lecce (Coppa Italia), Napoli e il pareggio con la Juve a Torino. 10 punti su 12 conquistabili, un bottino da 9 in pagella per continuità, espressione calcistica e coefficiente di difficoltà delle partite. Non a caso, questa striscia di risultati, è avvenuta con una rosa al completo, orfana solo di Rafa Leao che è tornato in campo contro Napoli e Juve ma giocando solo degli spezzoni finali di gara, tra l'altro con una condizione fisica tutt'altro che ottimale. C'è chi si appende a questo per dire che il Milan senza Leao vada meglio, opinione che in quanto tale va rispettata sempre e a prescindere, però il tema qui è un altro. Il Milan con la rosa al completo non è stato inferiore a nessuno sul piano del gioco, tanto è vero che vinse in casa con l'attuale capolista e pareggiò a Torino dove ai punti avrebbe meritato ampiamente la partita.
SECONDO BLOCCO - Continuando il nostro ragionamento dividendo le partite in blocchi, la seconda pausa nazionali ci ha riservato delle sorprese horror degne delle più grandi feste americane di Halloween, tanto per restare in tema. Con gli infortuni di Estupinian, Saelemaekers, rivelatosi poi solo un piccolo problemino, Pulisic e Rabiot, il Milan ha perso due pedine fondamentali che più di tutti, avevano reso possibile il filotto di vittorie nel blocco precedente. È fisiologico dunque il piccolo calo che si è presentato. Anche se il nostro allenatore ribadisce sempre che fuori uno dentro un altro, le assenze si sa, non si contano ma si pesano e a livello di peso specifico i rossoneri hanno perso non uno ma ben due pezzi da 90. Le prime tre partite di questa serie vedono 5 punti conquistati su 9, con il solo pareggio contro il Pisa che stona rispetto agli scorsi risultati. Ora domenica c'è la Roma di Gasperini, squadra che condivide il primato insieme al Napoli, che si trovano a +3 dai rossoneri. Scontro diretto importante ma che vedrà i rossoneri scendere in campo ancora più rimaneggiati, senza Tomori e Gimenez che forse non siederanno nemmeno in panchina dopo i problemi accusati contro l'Atalanta. Questa è cronaca, poi c'è il campo e il campo dice che il Milan non si è mai arreso e mai ha preso l'alibi delle assenze come valido, quindi domenica senza tirarci addosso da soli la negatività di chi spera di vedere il Milan scendere dalle vette della classifica, ci sarà da fare una partita maschia, seria e, concedetemi il termine, "cazzuta". Blocco che poi si chiuderà con la trasferta di Parma, alla quale però manca ancora troppo tempo per sprecare energie anche solo per parlarne.
DALLLA PROSSIMA SOSTA - Come detto con la trasferta di Parma si chiuderà anche il secondo blocco di partite e inizieranno due settimane fondamentali per i rossoneri, settimane in cui si recupereranno finalmente Pulisic e Rabiot e tutti gli altri infortunati/acciaccati. Sarà la prima volta dall'inizio della stagione, sosta nazionali permettendo, che il mister avrà tutta la rosa a disposizione. È qui dunque che il Milan dovrà ripartire in quinta, già dalla partita del 23 novembre, il derby, che non ha bisogno di presentazioni, per cercare di rimanere sulle orme del filotto fatto tra Bologna e Juventus. È qui che bisognerà dimostrare, non agli scettici ma a noi stessi, che questo gruppo c'è, è forte, e darà fastidio fino alla fine. Per ora quindi stringere i denti, buttare il cuore oltre l'ostacolo e cercare di portare a casa più punti possibili, sapendo poi che ci aspetteranno i mesi di dicembre/gennaio in cui si capirà tanto della nostra stagione.

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