Un mare di talento in mezzo al dire e al fare: Leao continui a cambiare il Milan

Un mare di talento in mezzo al dire e al fare: Leao continui a cambiare il MilanMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 13 settembre 2021, 20:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Tra lo svogliato o il fenomenale, tra i mugugni o gli applausi: nel bel mezzo della carriera rossonera di Rafael Leao ci sono un po' tutte queste oscillazioni, derivate da un mare di talento che talvolta si ferma al dire, altre volte esplode in un fare favoloso. 

PARTENZA SPRINT - Così come accaduto nella passata stagione, Rafael Leao ha cominciato benissimo l'annata. Prestazioni super contro Sampdoria, Cagliari e Lazio, nelle quali ha mostrato di poter essere decisivo in qualsiasi momento del match; le sue giocate, infatti, hanno determinato buona parte del gioco offensivo del Milan, che, di conseguenza, ne ha beneficiato soprattutto con l'assenza di una vera e propria prima punta. Contro i biancocelesti, in particolare, non c'erano dall'inizio né Giroud né Ibrahimovic, ma Leao ha confermato di poter essere concreto anche in fase realizzativa andando a segno per la seconda volta in tre partite; non era mai successo, con la maglia rossonera addosso, che il portoghese timbrasse il cartellino per due match di fila partendo da titolare. Un dato statistico sì, ma che è ben sorretto dalle valutazioni più che positive sulle prove complessive fornite dal calciatore.

UOMO IN PIÙ - Leao, d'altronde, potrebbe davvero essere l'uomo capace di cambiare il Milan e di stravolgere le partite in qualsiasi momento. La squadra di Pioli ha mostrato un gioco rapido e organizzato, che fa leva sulle qualità tecniche e di gamba dei suoi calciatori; il numero 17, da questo punto di vista, è il prototipo perfetto per il gioco rossonero, perché abile a saltare l'uomo con una certa facilità - e Marusic e Felipe Anderson ne sanno qualcosa - creando quella superiorità numerica che tanto serve per sbloccare le partite più chiuse, ma che, ovviamente, aiuta a mettere in crisi anche le difese più blasonate. Al portoghese non si chiede prestazioni del genere in ogni gara - è umano! - ma che, certamente, riesca a proporle con più continuità e costanza rispetto alle prime due stagioni in Italia. Su quella fascia sinistra il Milan può sfondare. Theo da dietro, Leao davanti e Rebic all'occorrenza: il materiale umano c'è, il talento è senza dubbio in abbondanza, poi tra dire e il fare bisogna sempre metterci il mare. Il presente, intanto, fa ben sperare: vai Rafa, continua così!