Milan, attesa terminata: oggi può essere il Maldini-day

Milan, attesa terminata: oggi può essere il Maldini-dayMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 3 giugno 2019, 08:12Calciomercato Milan
di Antonio Vitiello

Dopo una settimana di offerte, incontri e riflessioni, oggi Paolo Maldini dovrebbe legarsi al Milan sotto una nuova veste, come direttore tecnico del club. Il weekend è servito per schiarire le idee, ma a meno di clamorosi ripensamenti, l’ex capitano rossonero comincerà questa nuova avventura con una figura centrale e importante in società. E’ la grande occasione che aspettava Paolo, dopo un anno di “apprendista dirigente” insieme a Leonardo, ora ha la possibilità di prendere le redini del club in mano e cominciare una nuova era.

Saranno uno o due anni difficili, perché il Milan non spenderà cifre folli sul mercato, l’ha dichiarato apertamente Gazidis per abbassare le pretese. Il tifoso del Milan deve capire che bisogna passare da un paio di stagioni di purgatorio per risalire, e soprattutto prendere coscienza che gli anni dello splendore sono finiti. Prima questo concetto sarà assorbito, e prima ci sarà la possibilità di ricominciare con calma e senza eccessive pressioni. Il Milan deve ripartire dal basso e vuole farlo con un uomo che ha dato tutto per questa maglia, con l’uomo dell’ultima Champions nel 2007, con l’intramontabile Paolo Maldini.

Dopo la sua decisione, i rossoneri procederanno con la scelta dell’allenatore, senza correre dietro a nomi irraggiungibili, perché chi arriverà a guidare questa squadra sa che dovrà lavorare con un gruppo giovane ma con una piazza che ha voglia di ritornare in alto, dunque dovrà essere motivato al massimo per reggere il confronto. Marco Giampaolo viene descritto come un insegnante di calcio, bravo dal punto di vista tattico al punto da curare in modo maniacale e dettagliato gli allenamenti, proprio come Arrigo Sacchi ai tempi, un allenatore che proveniva dal Parma, dunque dai campi di provincia, che inizialmente fu accolto con grande scetticismo, ma poi sappiamo com’è andata.