I cocci del derby. La farsa Ibra. Il processo Leao. Il teatrino di San Donato. Cosa serve per ripartire 

I cocci del derby. La farsa Ibra. Il processo Leao. Il teatrino di San Donato. Cosa serve per ripartire MilanNews.it
venerdì 22 settembre 2023, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Molto difficile rimettere insieme i cocci dopo l’ennesimo derby apparecchiato e perso. Difficile anche per gli sprechi contro un Newcastle più che abbordabile. È necessario ripartire dalle convinzioni (ancora presto per definirle certezze) e delle sensazioni positive delle prime 3 giornate di serie A. È necessario iniettare fiducia attraverso gioco e risultati: mezzi e uomini ci sono, la testa deve rivolgersi al riscatto. 
Quando poi sei fragile e hai un appeal mediatico evidentemente poco appetitoso, ti tocca subire anche illazioni e titoli che alimentano polemiche, fastidi in altri momenti insignificanti e gratuiti. Così, la visita di Ibra a Milanello diventa una certificazione di debolezza di Pioli, quasi un’intrusione che delegittima l’autorità dell’allenatore. Così, una prestazione molto sottotono di Leao, al quinto anno rossonero ed eletto miglior giocatore del campionato solo nel 2022, apre scenari apocalittici e paragoni irridenti addirittura in prima pagina. 
Le migliori risposte si danno sul campo, ma chi fa il mio mestiere parla, non gioca, quindi dico che la malafede è serpeggiante intorno al Milan: non si può abbassare la guardia perché i fendenti sono crudeli e dolorosi.

Specie quando arrivano anche dall’interno, come è normale in una tifoseria squassata da un derby sconcertante quando ci si attendeva un riscatto potente, orgoglioso. Non resta altro che giocare e vincere, lottare e convincere. Le chiacchiere lasciamole a me, a voi. 
Oppure lasciamole ai politici, quelli che anche a San Donato - dopo il pluriennale teatrino dei pupazzi nel Comune di Milano - fanno interrogazioni e promuovono referendum per vedere se sia il caso di costruire un impianto moderno e catalizzante in un paese diventato famoso per gli idrocarburi e i più di 300 aerei che ogni giorno partono e atterrano da Linate, scaricando sulle teste dei sandonatini. Sono fiducioso, stavolta come sempre: il nuovo stadio del Milan a San Donato si farà, come nel frattempo in campionato e in Europa la squadra si rifarà. 
Occorrono umiltà, abnegazione, duttilità, lungimiranza. Oltre alla tecnica e alla tattica, che sono i primi ingredienti.