Pasqua riapre la lotta Champions. Il Milan, adesso, deve farsi sentire. Il ritorno di Ibra e la follia di Rebic: le facce della stessa medaglia

Pasqua riapre la lotta Champions. Il Milan, adesso, deve farsi sentire. Il ritorno di Ibra e la follia di Rebic: le facce della stessa medagliaMilanNews.it
lunedì 15 marzo 2021, 15:58Editoriale
di Pietro Mazzara

A furia di gridare, di lamentarsi, di fare tabelle e così via, ecco arrivare l’episodio contro il Milan che fa esplodere di rabbia i tifosi rossoneri e che fa esultare quelli di altre squadre (alcuni addirittura per partito preso negano anche l’evidenza, ma questa è un’altra storia). Il fattaccio è il contatto tra Theo Hernandez e Bakayoko in area di rigore del Napoli. L’ex centrocampista milanista, con il ginocchio destro, impatta su quello sinistro di Theo Hernandez che gli passa davanti e gli nega la possibilità di raggiungere il pallone. Un contatto che c’è, che sia a velocità normale sia dalle immagini tv, appare palese. Mazzoleni richiama al Var l’arbitro Pasqua, che pochi istanti prima era capitolato a terra e forse era ancora offuscato dal mezzo carpiato. La sua review dura 5 secondi netti e va a confermare la sua visione live, ovvero che quello non era rigore. Un episodio che segue la topica di arbitro e Var in Cagliari-Juventus, dove l’entrata di Ronaldo su Cragno, uguale a quella di Rebic di un anno fa in Coppa Italia nella semifinale di ritorno contro il bianconeri, passa in cavalleria totale. Ma a San Siro, di fatto, Pasqua ha riaperto definitivamente la lotta per le posizioni Champions.

Il Milan ha fatto quello ciò che poteva, forse con qualche recriminazione per non aver dato la scossa nell’intervallo con i cambi, visto che Dalot e i tre trequartisti sono stati negativi mentre Leao ha confermato di soffrire la pressione. Il ragazzo ha un grande talento, ma a quasi 22 anni devi iniziare a prendere una strada. Se vuoi essere forte, queste partite te le devi mangiare, invece anche ieri sera si è visto il solito copione, con l’aggravante di un altro gol fallito da pochi metri dalla porta, esattamente come a Verona sul cross di Calabria. Soltanto che lì, l’errore, è arrivato sullo 0-0, qui sullo 0-1 e quel gol avrebbe non solo riportato la gara in parità, ma avrebbe cambiato l’inerzia dell’intera partita.

Adesso la speranza è che Ibrahimovic torni contro il Manchester United mentre Mandzukic dovrebbe esserci dopo la sosta, ma il suo arrivo – per ora – non ha portato ai frutti sperati quando è stato preso. La cosa che manda ai matti è l’espulsione di Rebic. Il croato non ha frenato la lingua e ha preso a parole Pasqua che lo ha cacciato. Ora si attende la stesura del referto da parte del pessimo fischietto di ieri sera, che rischia di privare il Milan del suo esterno sia per la gara contro la Fiorentina che per quella del sabato di Pasqua contro la Sampdoria. Un danno nel danno, per una squadra che continua a lottare ogni giorno contro gli infortuni e con un reparto offensivo che fa una fatica bestiale a ricostruirsi. E in questa fase della stagione è vitale che le cose si sistemino, che gli attaccanti giochino e segnino. Perché non sempre, questa squadra, può fare i miracoli.