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B. Longhi: "Ibra dominatore, Leao potenziale campione. Bennacer e Kessie nati per giocare insieme"

ESCLUSIVA MN - B. Longhi: "Ibra dominatore, Leao potenziale campione. Bennacer e Kessie nati per giocare insieme"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 11 novembre 2020, 16:30ESCLUSIVE MN
di Enrico Ferrazzi

Per commentare il momento del Milan, la redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Bruno Longhi. Con il celebre giornalista abbiamo parlato del primato in classifica del Milan, del rendimento di Ibrahimovic e dell'inserimento di Tonali nella squadra di Pioli. Ecco le sue parole:

Si aspettava di vedere il Milan da solo in vetta alla classifica dopo sette giornate?
"No, o meglio mi aspettavo il proseguimento di quanto di buono aveva fatto nel finale dello scorso campionato, ma non il primo posto. Mi aspettavo di vederlo nella prime posizioni, ma mi aspettavo anche di vedere Inter e Juventus vincere tutte le partite. Il primo posto dei rossoneri dipende anche dai risultati delle altre che invece hanno perso diversi punti per strada. Mi aspettavo comunque un ottimo inizio di stagione da parte del Milan". 

Il Milan può lottare veramente per lo scudetto?
"Le altre squadre verranno fuori alla lunga, ma il Milan non è una squadra come il Sassuolo che è giovane e qualche sbandamento lo avrà durante la stagione. Il Milan è invece una squadra che ha una sua identità di gioco, è collaudata e si è visto in tutte le partite. Solo contro il Lille non si è vista, ma secondo me perchè Pioli non ha messo in campo una squadra all'altezza dell'impegno. In tutte le altre gare i rossoneri non sono mai stati in difficoltà, non hanno mai vinto per un colpo di fortuna, hanno prodotto sempre tanto e hanno vinto con merito. Il Milan può lottare fino in fondo per lo scudetto, poi se qualche altra squadra andrà più forte è un altro discorso".

E' sorpreso dal rendimento di Ibrahimovic?
"Tantissimo. Mi ha sorpreso soprattutto quando è arrivato a gennaio, sembrava quasi un album dei ricordi visto che in passato aveva fatto bene al Milan, ma arrivava da un campionato come quello americano che in molti definiscono non allenante. In campo, invece, nonostante l'età, Ibra si è dimostrato un autentico dominatore. I miei dubbi inizialmente derivavano proprio dal fatto che arrivava da un campionato non di primo livello come quello americano. Mi aspettavo quindi un giocatore in grado di risolvere qualche problema del Milan e invece lui li ha risolti tutti". 

Chi è il giovane che secondo lei può crescere di più al fianco di Ibra?
"Leao, da giocatore svampito di qualche tempo fa, ora è diventato una freccia all'arco del Milan, è un giocatore che fa male alle difese avversarie. Fa cose straordinarie, ha velocità e tecnica. Leao ha bisogno di continuità e avere vicino come Ibra può aiutarlo a diventare più continuo. Se trova la continuità, Leao può diventare davvero un campione. Contro il Verona gli ho visto fare cose pazzesche, come quando ha saltato l'avversario senza toccare il pallone. Sono cose che ho visto fare solo ai grandissimi del calcio. Diaz e Saelemakers sono buoni giocatori, possono essere molto utili, ma non mi sembrano dei profili che possono diventare dei campioni".

Con Pioli, tanti giocatori rossoneri sono cresciuti...
"Ci sono tanti giocatori che sono cresciuti in maniera esponenziale. Calabria è sempre stato per me un grande giocatore e ora lo sta dimostrando, conquistando anche la Nazionale maggiore. Theo va sempre forte. Un'altra sorpresa è Kjaer che è forte ed è anche uno dei leader di questa squadra. Bennacer e Kessie stanno facendo benissimo". 

Cosa pensa di Tonali e delle sue difficoltà?
"Quando si parla di Tonali si pensa sempre ai tanti soldi che il Milan ha speso per prenderlo dal Brescia. Tonali arriva da una realtà diversa e arriva in una squadra con un modulo ben definito, cioè il 4-2-3-1, dove i due in mezzo al campo sono Kessie e Bennacer che sembrano nati per giocare insieme. Riuscire ad imporsi quindi non è facile per Tonali, che dovrebbe convincere Pioli o a cambiare modulo per permettergli di giocare anche lui, passando per esempio al 4-3-3, oppure deve fare meglio di Kessie e Bennacer. In questo momento, toccare questo Milan che funziona così bene sarebbe una follia. Serve tempo per la sua maturazione. Se non gioca in questo momento è comprensibile, Pioli non lo vuole bruciare e vuole aspettare la sua crescita".