esclusiva mn

Claiton: "Dopo lo scudetto, auguro a Pioli vincere la Champions. Euroderby? Sarà decisivo il ritorno"

ESCLUSIVA MN - Claiton: "Dopo lo scudetto, auguro a Pioli vincere la Champions. Euroderby? Sarà decisivo il ritorno"MilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 10 maggio 2023, 12:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

In merito all’imminente euroderby, la redazione di Milannews.it ha intervistato  in esclusiva Claiton dos Santos Machado, in rossonero tra il 2002 e il 2004. Ecco le sue parole: 

Hai fatto parte della rosa stellare del Milan del 2003. Differenze e analogie tra gli euroderby dell’epoca e quelli attuali? 

“Secondo me, nel primo caso, si affrontavano due squadre complete al 100%. Sia a livello fisico, sia a livello di individualità. Invece adesso si fronteggiano due squadre competitive a livello di individualità, ma forse meno performanti tatticamente”.

In carriera hai avuto sia Ancelotti, sia Pioli. In cosa si somigliano i due tecnici? 

“Ebbi Pioli quando ero molto giovane, negli Allievi del Bologna. Sono due degli allenatori più maniacali nella cura dei dettagli nella preparazione delle partite che abbia mai avuto. Per Ancelotti il palmares parla da solo. Pioli ha vinto lo scudetto l’anno scorso e, perché no, gli auguro di vincere la Champions quest’anno, per entrare nei cuori dei milanisti come Ancelotti”.

Che tipo di sfide ti aspetti contro l’Inter?

“Una prima partita un po’ più equilibrata. Il Milan forse parte svantaggiato perché Leao non è al top e anche Pioli sarà condizionato nelle scelte che dovrà fare per rimpiazzarlo, eventualmente. Poi, il vero match-point per la finale sarà nei secondi 90’. Lì, entrambe le squadre, si giocheranno il tutto per tutto. Per me è decisivo il ritorno”.

Prima hai parlato di un tuo auguro che il Milan possa arrivare in finale. Ma, a tuo giudizio, i rossoneri possono concretamente aspirare a vincere la Champions?

“Senza cali di concentrazione e errori futili, il Milan se la può giocare contro chiunque. Ha dimostrato di meritare la semifinale, battendo meritatamente il Napoli nel doppio confronto. Per cui dico: perché no?”.

I tuoi pienissimi ricordi legati al Milan? Sei arrivato in rossonero molto giovane…

“Forse non mi rendevo neanche intorno della realtà intorno a me. Facevo parte di un gruppo di campioni, che - solo con lo sguardo - mi mettevano in soggezione. Un’esperienza che porterò dentro di me per sempre. Quel gruppo lì vinse Champions e Coppa Italia”.