esclusiva mn

Novellino: "Ibra è l'uomo giusto, Leao acerbo. C'è poca qualità, Suso va aspettato"

ESCLUSIVA MN - Novellino: "Ibra è l'uomo giusto, Leao acerbo. C'è poca qualità, Suso va aspettato"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 9 gennaio 2020, 15:00ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Walter Novellino per parlare del momento della squadra di Pioli. Dall'arrivo di Ibrahimovic alle difficoltà di Suso e Piatrek, ecco le parole dell'ex rossonero.

Mister, lei è sempre stato favorevole al ritorno di Ibrahimovic. Come giudica questa operazione?

"Credo che sia la miglior operazione fatta finora. È l’uomo giusto per i giovani che hanno difficoltà in questo momento. Ibra è un giocatore che va servito in verticale, subito: con molti palleggi da dietro, secondo il mio punto di vista, fa più fatica. Questo Pioli lo sa. Sarà un giocatore importante per i giovani del Milan".

Il Milan potrebbe cambiare modulo e passare al 4-3-1-2 con Leao e Ibra là davanti. Può essere la soluzione giusta?

"Avevano provato a fare questo tipo di lavoro con Giampaolo, ma hanno fatto un po’ fatica. Leao è troppo acerbo. Essere istintivo è importante, ma deve capire che il Milan è il Milan, non è una piazza per divertirsi, per fare il numeretto. Il numero è importante ma deve mettere in condizione il compagno di far gol. Pioli sta lavorando su diverse soluzioni e sono convinto che troverà quella giusta. Il Milan in questo momento fa più fatica negli ultimi venti-trenta metri. Lì ci vogliono gli uomini che sanno verticalizzare. Ibra si mette sempre in condizione di ricevere, ma i compagni fanno spesso un passaggio in più e finisce in fuorigioco. Pioli migliorerà sicuramente questo aspetto".

Tra i giocatori accusati di perdere sempre uno-due tempi di gioco c’è Suso. Può essere un problema per questo Milan?

"Per me non è un problema. Ha solo bisogno di ritrovare serenità. È un giocatore di grande qualità, bisogna saperlo aspettare. In un contesto di difficoltà generale ci sta rimettendo anche lui. Suso, Ibrahimovic e Bonaventura, che è straordinario, sono i calciatori di maggiore qualità del Milan".

Piatek potrebbe lasciare l’Italia già a gennaio. Come si spiega l’involuzione del polacco?

"Ci sono delle difficoltà oggettive nel complesso, difficoltà di squadra. Piatek è uno che fa gol. È in difficoltà perché non gli arrivano palloni importanti. Il Milan continua - tra virgolette - a comprare, ma il giocatore che farà la differenza in tutto sarà Ibrahimovic. Però ha bisogno di tempo, in trentacinque minuti non può cambiare la squadra. Sono sicuro che con il suo carattere riuscirà a trascinare i compagni. Ibra è un lottatore, uno che vuole vincere. Darà una grande mano".

Anche Pioli si gioca il posto. Secondo lei, non sarebbe il caso di confermarlo a prescindere per dare continuità alla panchina?

"Pioli è un ottimo allenatore. Sta cercando di sistemare le cose, ma ci vuole tempo, non ha la bacchetta magica. Anche Giampaolo è un ottimo tecnico. Posso dire quello che penso?".

Sì, certo.

"La qualità della squadra lascia un po’ a desiderare. Alcuni giocatori fanno fatica a stare nel contesto del Milan. I rossoneri hanno dovuto richiamare Ibrahimovic, il campione ideale per dare una mano a questi giovani. Sono bravi, ma hanno bisogno di tempo. E Milano non può aspettare. Ma allo stesso tempo, andare in discoteca dopo una sconfitta per 5-0 dà fastidio un po’ a tutti".

Ultima domanda: la Coppa Italia può essere un obiettivo concreto?

"È un obiettivo fondamentale. Sono convinto che non sbaglieranno. Ibrahimovic, quando giocherà dall’inizio, trascinerà i suoi compagni, capiranno che lui è uno da servire subito. Il palleggio da dietro è importante, sono convinto che Pioli migliorerà anche questo".