MN - Brambati: "Non basta una vittoria con il Frosinone: il Milan non può permettersi di mancare gli ottavi di Champions"
Il Milan ha vinto la sua seconda partita consecutiva in campionato come non succedeva da inizio ottobre. Ora i rossoneri sono chiamati a trovare continnuità che possa far ritornare al 100% la fiducia nei mezzi della squadra di Stefano Pioli. Ne abbiamo parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it, con Massimo Brambati, ex calciatore e opinionista. Le sue parole.
A tuo avviso il Milan è definitivamente uscito dal suo periodo negativo?
“Una singola vittoria contro il Frosinone, che comunque si è giocato le sue carte, non può essere considerata bastevole. Credo siano più altri, ora come ora, i fronti importanti per il Milan…”.
Ossia?
“Il campionato è sicuramente importante. Ma, ora come ora, il Milan deve assolutamente pensare a vincere contro il Newcastle. Un’eventuale sconfitta potrebbe determinare in maniera nevralgica alcune scelte future. I rossoneri non possono permettersi di non qualificarsi agli ottavi. Purtroppo, a loro discapito, dipenderà dall’esito della sfida tra Psg e Dortmund”.
Passando al versante tecnico, Jovic si è definitivamente conquistato il ruolo di vice-Giroud?
“Contro il Frosinone mi è abbastanza piaciuto. Si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto, ma bisogna giudicarlo in un numero ampio di partite. Deve dimostrare di essere questo tipo di giocatore con continuità. Altrimenti, il dibattito sulla sua effettiva utilità ed efficacia ci sarà sempre”.
A tuo avviso, quello attuale, può definirsi il Milan di Pioli?
“Non me ne voglia Pioli, ma - secondo me - l’attuale Milan è ben lontano dalle sue idee effettive. Contro il Frosinone, per esempio, io non ho visto nessun calciatore in così grande spolvero, ecco. Gli si può dare un 6.5 per il risultato, ma non di certo per il gioco espresso”.
Ti ha convinto Theo da difensore centrale?
“Sì, ha dimostrato di avere nel repertorio questa caratteristica che, sicuramente, agevola Pioli nel repertorio delle scelte, in emergenza”.
Il tuo punto di vista rispetto alle recenti dichiarazioni di Maldini?
“Paolo Maldini è un’icona del calcio mondiale e ha il diritto di esprimere il suo punto di vista rispetto a qualsiasi situazione. Nel merito? Per quali ragioni avrebbe dovuto dichiarare qualcosa di non vero? Lui è un uomo di calcio, così come lo è Massara…”.
Ai rossoneri sarebbe convenuto mantenere loro due rispetto a Furlani e Moncada?
“Secondo me il Milan ha sollevato dall’incarico Maldini e Massara, ma non li ha sostituiti. Furlani e Moncada sono personalità sicuramente competenti, ma non possiedono l’esperienza di campo che potevano avere Maldini e Massara”.
A tuo avviso, ora come ora, Pioli è “solo”?
“Sì, perché un conto è lavorare tutti i giorni potendosi confrontare sul campo con Maldini e Massara, un conto è non poterlo fare”.
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