Pagotto: "Che cazzata lasciare la Samp. Ma avrei mai potuto rifiutare il Milan?"

Angelo Pagotto, ex portiere rossonero, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha commentato così la sua carriera: "Se il rimpianto più grande è aver lasciato la Samp? Sì, che cazzata, lo posso dire. Il presidente avrebbe costruito la squadra su di me, ma dopo le prime partite il Milan si presentò con un precontratto e io accettai. Psicologicamente ero già a San Siro, avevo 22 anni: avrei mai potuto rifiutare? Al Milan ho iniziato ad avere delle difficoltà. Lì bruciavo 30 milioni di lire al mese senza accorgermene: cene, vestiti, serate.
L’Europeo Under 21 vinto con l’Italia nel 1996? L’apice della mia carriera. Io titolare, Buffon in panchina. In quegli anni i portieri più forti tra i giovani eravamo noi. Io ero tecnico, esplosivo. Non un fenomeno coi piedi, ma all’epoca chi ci badava? Gigi mi ringrazia ancora per quell’Europeo. Lui, Buffon, uno che ha vinto tutto, dice grazie a Pagotto. In finale, contro la Spagna, parai i rigori di Raul e De la Peña. Eravamo un bel gruppo: io, Totti, Nesta, Cannavaro, Gigi. Magari se la mia vita fosse andata in modo diverso avrei anche potuto vincere il Mondiale del 2006 insieme a loro".

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