Maldini a Sky: "L'Europa League un'occasione per i giovani, è importante e non l'abbiamo mai vinta. Stiamo cercando di riportare i valori del Milan vincente"

Maldini a Sky: "L'Europa League un'occasione per i giovani, è importante e non l'abbiamo mai vinta. Stiamo cercando di riportare i valori del Milan vincente"MilanNews.it
giovedì 20 settembre 2018, 20:40Le Interviste
di Matteo Calcagni

Paolo Maldini è stato intervistato da Sky Sport nel prepartita di Dudelange-Milan.

Sulla prima in Europa da dirigente: "E' bello venire in trasferta, forse non emozionante come l'esordio a San Siro con la Roma, però abbiamo sempre detto che il Milan ha un dna europeo e ci teniamo tanto a questa competizione, riteniamo sia una competizione importante che il Milan non ha mai vinto. Stiamo costruendo qualcosa di importante insieme alla società, al mister e questi giocatori, abbiamo la possibilità di mettere una buona base per il futuro".

Su quanto accaduto a Cagliari: "Ci sono squadre come il Cagliari che magari hanno qualità inferiori ma ci hanno sempre messo in difficoltà. Bisogna imparare anche da squadre come la Juve, ci sono dei momenti in cui si soffre, bisogna tenere duro, poi far vedere le proprie qualità. In questo momento c'è difficoltà di lettura del momento, è tipico di una squadra giovane".

Sui giocatori meno impiegati: "E' normale che loro debbano giocare e se lo meritano, hanno fatto un lavoro duro con la preparazione. Tanti ragazzi si devono inserire e devono dare il 100%, hanno qualità che sono ancora inespresse, forse a causa di una eccessiva timidezza di fronte ad un club come il Milan".

Sui nuovi: "Conosciamo le loro qualità, le abbiamo valutate quando li abbiamo acquistati, è questo che chiediamo a loro. L'Europa League è un'occasione, la devono vedere come la partita più importante della stagione, solo così si può acquisire una mentalità vincente che ha sempre contraddistinto questa squadra".

Sulla rovesciata di Gattuso in allenamento: "E' incoscienza e basta alla sua età (sorride ndr)".

Su Castillejo: "Lui ha iniziato giocando a sinistra, non ha problemi a giocare lì, nell'ultimo anno ha giocato più a destra, ha dato piena disponibilità. E' uno di quelli che si è inserito meglio, è contentissimo del metodo di allenamento, dell'allenatore e dell'ambiente. Quando è entrato con la Roma ha dato quella sensazione di incoscienza che ci ha permesso di far vincere la partita".

Sulle difficoltà di dirigente: "La parte più difficile è stata il mercato, avevo poca esperienza di trattative, solo grazie all'esperienza di Leo sono riuscito a sopravvivere quei venti giorni, la parte più facile è la gestione degli spogliatoi. Io e Leo stiamo cercando di trasmettere quei valori che dobbiamo tornare ad avere".