Albertosi: "In rossonero feci da chioccia a futuri campioni come Baresi e Collovati"
Enrico Albertosi è senza dubbio dei migliori portieri italiani di sempre. Il migliore per la moglie Betty, ma anche per Nereo Rocco, che se lo teneva stretto nonostante riconoscesse una vita non proprio da atleta modello. In esclusiva per Calcio2000 lo storico numero uno di Pontremoli ha raccontato la sua vita e la sua carriera, dagli esordi che lo hanno visto più volte sfiorare l’Inter, ma che alla fine l’ha visto vincere la stella ormai quarantenne con la maglia del Milan.
"Quando arrivai a Milano nel '74, Rivera era già un giocatore-dirigente. Della mia esperienza al Milan ho bei ricordi, mi portò Buticchi che avevo avuto come presidente allo Spezia. Vincemmo uno scudetto, feci da chioccia a futuri campioni come Baresi e Collovati. Poi arrivò il gol di Duda e cominciò il declino".
Si spieghi meglio...
"La partita col Porto, a San Siro, nella coppa dei campioni del '79. Rivera, che aveva smesso ed era dirigente a tutti gli effetti, aveva fatto un accordo per un pallone diverso dagli altri, di una ditta di Vipiteno. Era leggero, a me non piaceva. Io glielo dissi, ed in campionato tornammo al pallone ufficiale dell'Adidas. Invece, in coppa, senza saperlo mi ritrovai ancora quel pallone brutto e leggero, e sulla punizione del portoghese Duda feci una papera che ci buttò fuori dalla coppa. Successe un casino, fui contestato, e da lì si ruppe qualcosa..."
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