Gatti contro lo stemma della nuova maglia: "Il logo è emblema, è rito"

Nella giornata di ieri il Milan, come annunciato nei giorni precedenti, ha presentato la nuova maglia Home per la stagione 2025/2026. Una divisa che sarà utilizzata per la prima volta domani sera, in occasione dell'ultima gara di campionato contro il Monza che si disputerà alle 20.45 a San Siro. Una maglia che però ha già attirato critiche, soprattutto per il logo che non è quello classico rossonero ma biancorosso. Su questo tema ha offerto il suo punto di vista sul Corriere dello Sport, il giornalista Cristiano Gatti.
Il commento di Cristiano Gatti: "Il Milan procede. Nuovo logo per una nuova storia. Nei centri decisionali hanno di questi mantra, o di questi dogmi, senza neppure più chiedersi se corrispondano a un effettivo sentire della gente che tiene in piedi l’impresa. Resta il fatto che non si percepisce tutto questo entusiasmo per gli stravolgimenti della storia. Le squadre e il tifo per le squadre hanno a che fare con la sfera dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni, l’ultima riserva indiana che prova a sopravvivere nell’accerchiamento feroce delle Intelligenze più o meno artificiali, comunque incapaci di sogni e fantasie. Ci è rimasto solo questo come primo e vero patrimonio dell’umanità, sopra quello dell’Unesco, e nel suo piccolo la faccenda intima dei simboli è decisiva. Cambiare il logo di società con storie secolari non può essere ridotta a banale motivazione contabile. Il logo è molto di più. È emblema, è rito".

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