Ma voi l'avete capito il calciomercato del Milan?

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di Manuel Del Vecchio

Ceduto Reijnders in fretta e furia, con l'affanno ed il fiatone di chi non voleva farsi scappare l'ennesima cessione-salvabilancio, ceduti Kalulu (riscattato dalla Juventus), Theo, Pobega ed Emerson Royal, il mercato estivo del Milan stenta ancora a decollare. Anzi, ogni giorno che passa le mosse dei rossoneri sembrano essere quanto di più lontano ci sia dalla programmazione e dal senso logico. Tolti Ricci (operazione impostata a gennaio con Busardò) e Modric (blitz fulmineo di Tare in Croazia per ingaggiare il croato a parametro zero), l'unico altro acquisto è stato Pervis Estupinan, terzino sinistro del Brighton.

L'ecuadoregno però, nonostante un curriculum di tutto rispetto e uno status importante, non era la prima scelta a Casa Milan. I rossoneri avevano provato ad inserirsi per Archie Brown del Genk; profilo giovane da meno di 10 milioni di euro che infine, a sorpresa, ha scelto il Fenerbahce dopo l'offerta al rialzo della squadra di Mourinho. E così Brown ha rifiutato il Milan, con tanto di spernacchiamento dei turchi. Di tutta risposta si è andati su un profilo più pronto, più esperto, più forte e più costoso: in pochi giorni è arrivato Pervis Estupinan per 17 milioni più 2 di bonus.

Per la fascia destra il ragionamento sembra essere l'opposto: si è partiti con Guela Doué dello Strasburgo (anzi, del Chelsea. In barba a tutte le regolucce UEFA sulla multiproprietà) e si andrà a finire su un profilo più giovane, meno pronto e soprattutto molto meno costoso. Per il fratello dell'attaccante del PSG fresco campione d'Europa lo Strasburgo parte da 30 milioni di euro: cifra proibitiva (o meglio, che il Milan si autolimita per non raggiungere) per i dirigenti di Casa Milan, costretti a ripiegare così su Athekame dello Young Boys: un giocatore che costerà 10 milioni di euro o poco meno. Classe 2004, è un profilo anche interessante, ma totalmente da sgrezzare.

In attacco? A pochi giorni dal suo arrivo Igli Tare ha tirato una bordata, magari non voluta, a Santiago Gimenez. Il messicano non ha ancora avuto l'occasione di incontrare Allegri ma da quello che traspare da dichiarazioni, obiettivi e atteggiamenti sembra già essere stato accantonato... Si parla molto di questo nuovo attaccante da portare a Milanello, così come si parla tanto di cifre: 30 milioni, anzi no, 50. Anzi, facciamo che cerchiamo un prestito con diritto di riscatto. Anche se Vlahovic... Anche qui il filo conduttore è chiaro: il profilo preferito è quello che costa meno e che possa arrivare con una formula conveniente. 

Senza contare l'elefante nella stanza dal nome di Ardon Jashari. Pallino assoluto di Tare, con il DS che sta facendo il Diavolo a quattro per chiudere una trattativa che va avanti ormai da 50 giorni. Peccato che oltre a trattare con il Brugge debba farlo anche internamente: è evidente, come sempre quando ci sono spese potenzialmente ingenti, che dall'interno ci sia una certa reticenza ad affondare il colpo. Lo raccontano chiaramente i rilanci a suon di un milione alla volta e alla volontà che sta emergendo nelle ultime ore: per il centrocampista svizzero si è fatto tanto, forse anche troppo. Non ci saranno rilanci, nonostante il giocatore stia fremendo per vestire rossonero: ha rifiutato Arabia e Premier League e sta lottando contro la propria dirigenza per farsi liberare. Il Brugge però sembra che inizierà a sentirci solo da quota 40 milioni: il Milan ci si è avvicinato quasi a sfiorarli, ma se il CEO Furlani deciderà che non ci sarà nessun rilancio allora molto probabilmente non ci sarà neanche nessun affare fatto, vanificando così due mesi di trattative.

E vogliamo parlare della possibile alternativa per Jashari? Lo svizzero è una mezz'ala che può giocare un po' ovunque, un motorino molto abile in entrambe le fasi che fa del dinamismo uno dei suoi punti migliori. L'alternativa per il Milan è Javi Guerra, classe 2003 del Valencia. Non che non sia un profilo valido, anzi. Ma c'entra poco e nulla come caratteristiche tecniche e fisiche con Jashari. Anche qui la discriminante è chiara: il costo.

Con l'arrivo di Tare, un DS esperto e col pelo sullo stomaco, ci si aspettava che alcune dinamiche potessero cambiare, o almeno iniziare a farlo. Da quello che si è visto finora non è successo. E quindi vi chiediamo, voi lo capite il calciomercato del Milan? In tutto questo manca sempre meno all'inizio della stagione e la rosa del Milan, che l'anno scorso ha raggiunto una scoppiettante ottava posizione, è ancora incompleta.