I calciatori spagnoli protestano contro le gare all'estero: la Liga li oscura

I calciatori spagnoli protestano contro le gare all'estero: la Liga li oscuraMilanNews.it
© foto di José María Díaz Acosta
Oggi alle 16:12News
di Francesco Finulli

I calciatori spagnoli protestano contro la Liga e la decisione di giocare le partite di campionato fuori dai confini nazionali: per il 21 dicembre, infatti, la partita tra Villarreal e Barcellona sarà giocata a Miami, in Florida. La AFE (Asociacion de Futbolistas Espanoles) ha fatto sapere che per tutta la nona giornata di campionato, al fischio di inizio, i giocatori della prima divisione faranno una protesta simbolica rimanendo fermi nei primi secondi della gara. È già successo ieri nell'anticipo tra Real Oviedo ed Espanyol: calcio di inizio ritardato di 15-20 secondi e gesto oscurato dalle televisioni. Un tema che riguarda da vicino anche la Serie A e il Milan in particolare per la famosa gara che la Lega vuol fare giocare in Australia contro il Como nel mese di febbraio.

Il comunicato della AFE: "L’Associazione dei Calciatori Spagnoli (AFE), con il sostegno dei capitani della Prima Divisione, annuncia che, durante tutte le partite corrispondenti alla nona giornata del Campionato Nazionale di Liga di Prima Divisione di Spagna, all’inizio di ogni incontro, i calciatori realizzeranno una protesta simbolica come forma di rivendicazione per la mancanza di trasparenza, dialogo e coerenza da parte della LALIGA in merito alla possibilità di disputare una partita del campionato negli Stati Uniti.

Il sindacato ha deciso di escludere dall’iniziativa, pur condividendone la posizione di fondo e i punti critici, i calciatori di FC Barcelona e Villarreal CF, club promotori del progetto, per evitare che l’azione di protesta possa essere interpretata come una misura contro una squadra in particolare.

Di fronte ai continui rifiuti e alle proposte irrealistiche della LALIGA, l’Associazione dei Calciatori Spagnoli respinge in modo categorico un progetto che non ha l’approvazione dei veri protagonisti del nostro sport e chiede alla Lega la creazione di un tavolo di negoziazione in cui siano condivise tutte le informazioni e analizzate le caratteristiche eccezionali del progetto, siano considerate le necessità e le preoccupazioni dei calciatori, e sia garantita la tutela dei loro diritti lavorativi e il rispetto della normativa vigente".