L'ultima volta che un allenatore dell'Inter non aveva vinto all'esordio era con Pioli nel derby contro il Milan

Prima così così per Cristian Chivu, che ha esordito alla guida dell’Inter con il pareggio per 1-1 maturato contro il Monterrey nella prima giornata del gruppo E del nuovo Mondiale per club. Il tecnico romeno, subentrato a Simone Inzaghi dopo la finale di Champions League, rompe così una tradizione positiva per gli ultimi allenatori interisti. Come evidenziato da Opta, infatti, prima di Chivu, l’ultimo allenatore nerazzurro a non trovare la vittoria nella sua prima gara ufficiale alla guida dell’Inter era stato Stefano Pioli. Era il 20 novembre 2016 e l’Inter pareggiava 2-2 con il Milan in Serie A, in un avvio ovviamente non morbido. Sia Luciano Spalletti sia Antonio Conte sia Simone Inzaghi, invece, avevano esordito con un successo.
LA SINTESI DI MONTERREY-INTER
L’Inter torna a giocare, ma non a vincere. L’esordio sulla panchina nerazzurra di Cristian Chivu, a 18 giorni dalla finale di Champions persa con il PSG, è un nì. Lautaro e compagni impattano con il Monterrey nel debutto al nuovo Mondiale per club: alla Rose Bowl di Pasadena finisce 1-1, è proprio l’attaccante argentino a rimontare il gol di Sergio Ramos. Buona la prima, viceversa, per Domenec Torrent, anche lui da poco sulla panchina dei messicani. Dopo un primo tempo dominato nel possesso - ma la gara l’avevano sbloccata gli altri -, i nerazzurri non riescono a centrare il successo, che avrebbe comportato la vetta del girone E insieme al River Plate e anche 1,8 milioni di euro in cassa. Chivu conferma l’impianto di Simone Inzaghi, funziona meno la svolta verso il 3-4-2-1 varato nella ripresa.
Lautaro risponde a Ramos.
1-1 all’intervallo. L’Inter tiene palla dall’inizio alla fine, ma fatica a creare pericoli concreti. Darmian spreca la prima vera occasione costruita da Barella, poi al 25’ il Monterrey colpisce alla prima sortita: corner nato da un regalo di Bastoni, Sergio Ramos svetta su Acerbi e Sommer reagisce in ritardo. La reazione nerazzurra è affidata a Esposito, che sfiora il pari ma se lo vede negato da Andrada. Dopo le proteste per un mani di Ramos in area, arriva il gol interista, anche in questo caso su palla inattiva: schema di Asllani per Carlos Augusto, assist per Lautaro che firma l’1-1 colpendo la sorpresa difesa messicana.
L’Inter non centra la vittoria.
Il copione della partita rimane pressoché immutato alla ripresa del gioco, come pure i 22 in campo che rimangono sempre quelli. Al 56’ Bastoni costruisce in maniera sontuosa per Barella, che colpisce male. Due minuti dopo parte la girandola dei cambi: nell’Inter dentro il nuovo arrivo Luis Henrique e Thuram. Le sortite dei messicani spaventano Sommer: il portiere svizzero ringrazia il palo sulla conclusione da fuori di Canales, nonché gli scarsi riflessi di Berterame. A segnare è l’Inter, ma la doppietta di Lautaro nasce in posizione irregolare. Chivu butta dentro anche Sucic e Dimarco, regalando anche la prima vera novità: si passa al 3-4-2-1 con Mkhitaryan (poi Zalewski) e Lautaro alle spalle di Thuram. Il Toro si divora il potenziale bis, arrivato un po’ per caso ma non per questo da disdegnare. Brivido finale con l’ottimo Deossa, che arriva al tiro ma dà solo l’illusione della rete.

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