Lega Serie A: Cairo, private equity?Deleghiamo a chi sa fare

(ANSA) - MILANO, 09 OTT - "Il calcio italiano era secondo per dimensioni di diritti tv solo alla Premier League. Negli ultimi otto anni abbiamo perso terreno, ci hanno superato Liga e Bundesliga. Il calcio si è gestito male. Per questo motivo dobbiamo accogliere in maniera favorevole l'avvento di un fondo di private equity. Dobbiamo delegare a chi ha una forza manageriale, a chi lo sa fare": lo ha detto il presidente del Torino Urbano Cairo intervento al Festival dello Sport al Teatro Piccolo di Milano. "C'è troppa litigiosità, troppi particolarissimi - spiega il patron granata - ognuno pensa al proprio orticello invece che pensare al campionato nella sua totalità. Questo soggetto è disponibile a versare nelle casse di questa nuova società valori molto importanti di 1 miliardo e 650 milioni di euro che verranno distribuiti. Numeri molto importanti per un calcio molto indebitato. Possono essere risorse per fare gli stadi, investire nei vivai e nelle strutture". Cairo accoglie con favore anche il possibile cambio di governance: "Sicuramente è un fattore positivo.
In alcuni casi la proprietà va divisa dalla gestione. Io benedico il cambio di governance. Negli ultimi otto anni i presidenti hanno dimostrato di non essere all'altezza. Il calcio sicuramente perderà, in Italia soprattutto dal punto di vista della biglietteria. E' un tema molto delicato, anche questo calciomercato è stato minore rispetto ai precedenti, perché le società erano preoccupate". Il presidente della Lega Serie A Dal Pino ipotizza un raddoppio dei ricavi entro prossimi sette anni, ipotesi non azzardata secondo Cairo: "Dal Pino lo conosco da molti anni ma non l'ho votato. Ho imparato ad apprezzarlo in questi mesi. Sa fare i conti, il business plan, che ha coinvolto i fondi e quindi credo che queste valutazioni siano credibili" . (ANSA).
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