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Inzaghi in conferenza: "Leao? Non ho certezze, ma prenderemo qualche accorgimento. Out Skiniar, Gosens da valutare"

LIVE MN - Inzaghi in conferenza: "Leao? Non ho certezze, ma prenderemo qualche accorgimento. Out Skiniar, Gosens da valutare"MilanNews.it
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martedì 9 maggio 2023, 12:57News
di Gianluigi Torre

Amici e amiche di MilanNews.it, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia dell'Euroderby d'andata della semifinale di Champions League. L'allenatore nerazzurro, tra pochi istanti, risponderà alle domande dei giornalisti.

- Inizia la conferenza stampa di Inzaghi

L'Inter arriva meglio all'euroderby. È il momento migliore per una gara come questa?
"Beh, le ultime gare, comprese le qualificazioni a semifinale e finale, ci hanno fatto preparare al meglio tutte le partite. Domani sappiamo che è una semifinale di Champions, è un derby, è il derby: sappiamo tutti quanto è importante per tutti noi e lo vogliamo affrontare nel migliore dei modi".

Come stanno Lautaro e Correa?
"Sappiamo che ci sono dei momenti per tutti. Io lo sono stato attaccante, abbiamo avuto una fase nella quale non riuscivano a concretizzare: adesso tutti sono tornati a segnare ed è quello che vogliamo. Ma io ero tranquillo prima e lo sono adesso, il problema è quando un attaccante non ha occasioni, finora le hanno sempre avute tutte. Ora hanno segnato tutti e devono continuare così".

Margine d'errore vicino a zero domani. Come arriva la squadra?
"Bisognerà usare testa e cuore. Sul cuore non ho nessun dubbio. Sulla testa dovremo essere bravi, ci saranno delle insidie e delle impreviste durante la gara, sapendo che si gioca in 180 minuti".

Tutti a disposizione. È in imbarazzo nelle scelte?
"No. A centrocampo e in attacco ho possibilità di scegliere, delle nostre scelte si parla tanto. Visto l'infortunio di Gosens, che non sappiamo se domani potrà essere convocato, abbiamo le rotazioni un po' limitate. A Verona ha giocato Zanotti, in difesa vista l'assenza di Skriniar speriamo di recuperare D'Ambrosio che mi permetterà di avere più alternative, può fare sia il quinto che il braccetto. Spero torni lui e di poter valutare Gosens".

Sarà una gara chiusa o pensate di replicare per esempio Lisbona?
"Sappiamo I derby cosa sono, ne abbiamo fatti sette in questi venti mesi. Abbiamo vinto o perso, sono derby che ci possono dare spunti importanti, allo stesso tempo sappiamo che ogni gara è a sé .Ci saranno momenti in cui saremo più offensivi e altri in cui saremo più difensivi. Dovremo essere tutti insieme, grandissimo sacrificio e fare una corsa in più per il compagno".

Cosa avete preparato?
"Il Milan è una squadra di qualità, molto ben allenata. Ogni partita fa storia a sé, sappiamo che non è solo una squadra di ripartenza, ma sa giocare. Ha un ottimo palleggio e dovremo essere bravi in tutte le fasi".

In che maniera cambia la sua squadra se c'è Leao o no?
"Conosciamo tutti le qualità del giocatore. Sappiamo che potrebbe esserci o meno, chiaramente prenderemo qualche accorgimento ma non condizionerà il nostro piano partita".

Ma sta preparando la partita con Leao in campo o no?
"Non ho certezze come voi, l'ho detto prima. L'abbiamo incontrato, conosciamo le sue qualità, poi in queste partite ogni giocatore che verrà chiamato in causa darà il massimo".

Brozovic titolare e Calha fuori?
"Ho tante partite ravvicinate, manca ancora l'allenamento di oggi pomeriggio e la sgambata di domattina. Ho possibilità di scegliere, sono sereno perché i ragazzi sanno che devo farlo e se qualcuno non partirà titolare sarà utilissimo come è successo con Juventus o Benfica".

Pioli ha detto che l'Inter è favorita. Si sente questa etichetta addosso?
"Favorita, non favorita... Abbiamo visto: le partite sono tutte storie a sé, non ci nascondiamo e sappiamo che con cuore e testa vogliamo giocarcela insieme nel migliore dei modi, sapendo che sarebbe un grandissimo passo da fare con determinazione, corsa e aggressività".

Ha parlato dei derby passati, in questa stagione dove e come avete perso il primo e vinto gli altri due?
"Ne abbiamo giocati tanti, l'ho detto prima: sette. Abbiamo vinto, perso, fatto semifinali, finali. Dovremo essere bravissimi a usare la testa quando servirà, perché imprevisti nelle partite così importanti ce ne sono sempre stati: nelle ultime, siamo sempre stati bravi a essere lucidi".

È il punto più alto della sua carriera?
"Sappiamo cosa rappresenta, è il derby. Sono sereno, ho visto i ragazzi lavorare concentrati, sarà una partita che si deciderà in 180 minuti".

Prima dell'andata col Porto ha detto che potevate vincere la Champions. Cosa vedeva che nessun altro vedeva?
"Dopo aver passato un girone con Barcellona e Bayern, due tra le più forti d'Europa, la squadra ha preso grande consapevolezza. Poi tutte le partite sono difficilissime, Porto e Benfica sono stati due scogli molto difficili da superare. Ne manca uno".

Che differenza c'è tra i derby di Milano e Roma?
"Sono due derby molto sentiti. Ne ho giocati tantissimi da calciatore e da allenatore, a Milano è molto sentito e percepito come a Roma".

Come sta Lukaku?
"L'abbiamo preso per questo, non l'abbiamo avuto per quasi quattro mesi ma adesso è tornato a segnare con maggior frequenza, è un rientro importante come è stato Brozovic".

Cosa dice nello spogliatoio per far prevalere la voglia di giocare?
"Non ci deve essere paura, ma tanta voglia di abbracciarci con i nostri tifosi, come abbiamo fatto in questi mesi. Sia noi come gruppo squadra e società abbiamo fatto un gruppo unico per vivere serate come questa. Speriamo ci possa portare in finale".

Con uno scudetto perso venti punti sotto, uscire in semifinale di Champions manterrebbe il finale positivo?
"Beh, qualcosa si è dimenticato. Probabilmente non ha segnato cosa hanno fatto questi ragazzi, sappiamo qual è l'importanza di questo derby e vogliamo viverlo nel migliore dei modi".

Questa Inter è simile a quella di Riyad?
"Ci arrivammo con qualche problemino: Brozovic e Lukaku vennero con noi per onor di firma, ma al contempo non avremo Skriniar e Gosens. A livello di concentrazione e determinazione la squadra fece una grande partita, che era una gara secca, qui dovremo essere bravi a ripeterci su 180'".

Un mese fa si preparava all’andata col Benfica in un momento delicatissimo. Se si guarda indietro, pensa a tutto quello che è stato scritto e detto in questo periodo, e poi guardiamo a oggi, -3 dal secondo posto, in finale di Coppa Italia e pronto a giocarsi una semifinale di Champions, cosa prova, cosa si sente di dire?
"Lo sappiamo che il calcio è fatto di momenti, abbiamo perso punti sanguinosi e lo sappiamo. Ci siamo detti di tapparci le orecchie e pedalare, adesso sappiamo di aver conquistato una finale sul campo importante, in Champions siamo in semifinale e in campionato le ultime quattro vittorie chi hanno fatto vedere la classifica sotto un altro aspetto, ma sappiamo che mancano ancora quattro partite e avremo tanto da fare".

- Termina qui la conferenza di Simone Inzaghi