Marchetti: "Ecco quanto si spende per gli intermediari nei trasferimenti internazionali

E’ appena uscito il report FIFA, sui compensi agli intermediari per le transazioni internazionali. E non si tratta di previsioni o di proiezioni. Si tratta di dati certi, che vengono processati dalla FIFA attraverso il TMS, ovvero il Transfert Match System, lo strumento necessario per poter effettuare un trasferimento internazionale.
E allora cominciamo a dare i numeri.Durante tutto il 2021 sono stati 3216 (su quasi 18mila) i trasferimenti internazionali con intermediazione, di cui “solo” 49 hanno visto coinvolti come intermediari 3 persone: l’intermediario di chi vende, quello di chi compra e quello del giocatore.
I club per queste 3216 operazioni hanno speso 500,8 milioni di dollari. Più o meno quanto speso lo scorso anno (il primo, di fatto, con la pandemia) decisamente meno rispetto al 2019 (quando i compensi per gli intermediari erano schizzati al loro massimo: 654,7 milioni di euro).
Questi 500 milioni di euro sono divisi fra intermediari che hanno curato gli interessi del club acquirente (365 milioni) e chi invece ha curato gli interessi del club che vendeva (135,8). Sono rare - nel mondo - le commissioni superiori al milione di euro. Sono 83 per gli acquisti e 34 per le cessioni. La maggior parte delle intermediazioni (quasi 650) sono fra i 10mila e i 100mila.
Ma attenzione: in numeri vanno letti con attenzione. Perché quelle 110 operazioni circa superiori al milione di dollari, rappresentano il 64,2% dell’intero ammontare dei famosi 500 milioni. Quasi due terzi, visto che ci sono isolati casi di “servizi” pagati oltre i 10 milioni di dollari.
Capirete bene che anche parlare di mondo è esagerato. Se infatti dividiamo geograficamente i prezzi delle commissioni 480 milioni sui 500 arrivano dall’Europa. Staccati, staccatissimi arrivamo il Conmebol, quindi il Sudamerica (12,2 milioni), poi l’Asia (7,4), poi Nordamerica (0,9), Africa (0,4) e neanche quotata l’Oceania.
Neanche a dirlo chi spende di più in intermediazioni è l’Inghilterra: 133,3 milioni di dollari, seguito dalla Germania (quasi a sorpresa) con 84,3 e poi dall’Italia (73,5). In testa alla classifica ci sono (ovvio) i BIg5 e quindi chiudono la classifica la Spagna (con 34,8 nonostante le difficoltà delle due grandi) e la Francia con 30,3 con più della metà delle spese per intermediazioni di uscita.
Altro dato interessante è in quante operazioni è presente l’intermediario. Il Inghilterra i club utilizzano questa figura professionale nel 36,1% dei trasferimenti internazionali (sia in entrata che in uscita), in Italia non ci si comporta in maniera diversa: 35,5% delle operazioni è gestita da un intermediario. Poi seguono Galles, Danimarca, Germania, con cifre che si assestano intorno al 25%.
Poi c’è tutta la parte degli intermediari dei giocatori, ovvero dei procuratori. Cioé quando l’intermediario è pagato dal giocatore. Sono 2615, la fetta più grande. Infatti rappresenta il 14,6% dei trasferimenti. Il 50% dei procuratori è stato coinvolto in operazioni in cui lo stipendio del giocatore superava i 5 milioni di dollari (vale a dire circa 1300 operazioni). E volete sapere in che paesi sono stati utilizzati i procuratori? Inghilterra? No 4^. Italia? No neanche nelle prime 10. Norvegia (che utilizza il procuratore nel 47,4% dei casi), Giamaica (40%) e Danimarca (39,5%). Ma forse vedendo quanti intermediari sono utilizzati nel BIG5 è normale sia così.

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