Milan, al termine della stagione l'uscita dal Settlement Agreement UEFA. Rossoneri più che promossi

A settembre 2022 la UEFA annunciava di aver stipulato un "Settlement Agreement" con diversi club, tra cui il Milan, per non aver rispettato rispettato il requisito di pareggio previsto dalle norme del Fair Play Finanziario per quanto riguarda il periodo di monitoraggio chiuso con la stagione 2021/22. I rossoneri avevano concordato un settlement agreement della durata di tre anni, accettando al contempo una multa da 2 milioni di euro, con 13 milioni subordinati al rispetto degli accordi.
Il settlement agreement è stato stipulato tenendo conto dell’impatto della pandemia sulla salute finanziaria dei club per i periodi di rendicontazione terminati nel 2020, 2021 e 2022. L’accordo siglato con la UEFA copre nell’ordine:
I quattro periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025;
Le quattro stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.
Alla fine di questa stagione, che si conclude oggi, lunedì 30 giugno 2025, terminerà l'ultimo periodo di rendicontazione che verrà valutato ai fini del FPF: i club in questione dovranno avere un deficit di guadagni calcistici entro scostamento accettabile previsto (5 milioni di euro). Il disavanzo può comunque superare questo limite fino ai 60 milioni di euro se queste perdite sono da capitale proprio. Il Milan, con gli ultimi due bilanci in attivo e con il terzo pronto a chiudersi col segno più, sotto questo aspetto è più che tranquillo, così come per quanto riguarda la "squad cost rule": i costi della rosa non devono superare il 70% dei ricavi. Anche qui il club rossonero si trova ampiamente nei parametri.
"Liberatosi" del FPF il Milan avrà la libertà di spendere come e quando vuole? No, perché il monitoraggio UEFA dell'ultimo triennio continuerà di anno in anno: la squad cost rule e il disavanzo massimo di 60 milioni nel triennio rimangono come punti fermi da cui non discostarsi. Il "vantaggio" è quello di non avere obiettivi intermedi da conseguire come durante il periodo di Settlement e nessuna spada di Damocle sulla testa su eventuali nuove multe o limitazioni sul numero di giocatori da iscrivere in lista UEFA.

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