MN - Civitarese (mental coach): "Paquetá in difficoltà? C'è chi ci mette più tempo ad adattarsi"

MN - Civitarese (mental coach): "Paquetá in difficoltà? C'è chi ci mette più tempo ad adattarsi"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 aprile 2020, 21:00News
di Manuel Del Vecchio
fonte intervista di Pietro Andrigo

Roberto Civitarese, mental coach di diversi calciatori professionisti, ha parlato ai microfoni di MilanNews,it (LEGGI QUI L'INTERVISTA COMPLETA) delle difficoltà di adattamento di Lucas Paquetá. Ecco le sue dichiarazioni:

Parliamo di Paquetà. Qualche mese fa il calciatore brasiliano aveva accusato un attacco di ansia dovuto sia ad uno scarso ambientamento a Milano sia alle ripetute esclusioni. Spesso i calciatori sudamericani soffrono della cosiddetta “saudade” per il proprio paese e questo porta ad una difficoltà di integrazione. Come spiega la reazione del centrocampista rossonero?

“E’ una reazione universale e non solo sudamericana. Ho lavorato con giocatori italiani all’estero, ad esempio Borini, che hanno dovuto affrontare la questione di ambientamento. Vi è poi chi per natura trova più facilità ad adattarsi e chi ha più difficoltà. Le abitudini diverse, la lingua e il contesto sociale sono sicuramente elementi rivelanti nell’adattamento. L’ambientamento è un aspetto che si trova ad affrontare chiunque esca dalla zona di comfort. Faccio un esempio: quando Piatek a Genova porta dei risultati, tolto da quel contesto e inserito in uno nuovo affronta delle difficoltà. Non è cambiato il giocatore ma il contesto in cui si trova. La capacità di adattarsi è diversa: chi lo fa in tempi rapidi, chi è un po’ più lento e chi non riesce a farlo ed è costretto ad andare via. Bisogna tenere presente che la parte emozionale è fondamentale: quando gestiamo questa parte troveremo facilità nell’affrontare situazioni, se invece non impariamo a gestirle troveremo difficoltà e si vivranno momenti di ansia e sconforto. Questo ovviamente vale anche per i calciatori. La situazione di Paquetà può dipendere da una nostalgia per il proprio paese ma può darsi anche che stia vivendo una situazione di insicurezza e di debolezza derivante da un fattore esterno o interna all’ambiente di lavoro. Se questa difficoltà non viene affrontata  poi si alimenta e porta all’impossibilità di scendere in campo.