MN - Ravezzani: "A che serve riconoscere il fallimento se poi riparti con gli stessi crismi?"

MN - Ravezzani: "A che serve riconoscere il fallimento se poi riparti con gli stessi crismi?"MilanNews.it
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Ieri alle 20:10News
di Gaetano Mocciaro

Tempo di bilanci in casa Milan. Restano sì due partite per cercare di arrivare disperatamente in Europa, ma ormai i giochi sono fatti. E la sconfitta nella finale di Coppa Italia porta a delle riflessioni. Ne abbiamo parlato col direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani. Di seguito un estratto delle sue parole a MilanNews.it.

L'obiezione che può essere fatta dal club è l'ingente spesa nel mercato in entrata
"Non è vero che il Milan ha speso più di tutti sul mercato ma in ogni caso non credo che al Milan serva spendere, ma serve investire. Ed è una cosa diversa. Se poi compri il Milan, ti indebiti e dopo tre anni non restituisci i denari e chiedi un prolungamento del prestito vuol dire che hai il fiato corto. Quindi il problema non è solo Furlani, ma chi lo rappresenta. E aggiunto: va bene l'importanza dell'utile di bilancio, ma almeno prendi un mago del mercato, del settore sportivo". 

Mago del mercato che sembra sempre più evidente che non verrà
"Ed è questo che non capisco del Milan: perché affidare le strategie di mercato a un triumvirato che si è dimostrato inadeguato per ragioni diverse? Furlani non viene dal mondo sportivo, Moncada era un capo-scout che nemmeno nel mercato di riparazione ha trovato i nomi giusti e Ibrahimovic è stato sì un grande calciatore, ma non basta. Altrimenti Maradona e Pelé sarebbero stati automaticamente grandissimi dirigenti. E quindi dico: a cosa serve riconoscere il fallimento di questa stagione se sei pronto a ripartire per la terza volta con gli stessi crismi di prima?".