MN - Van Basten: "Berlusconi non solo un presidente, ma anche un amico. Voleva vincere in Europa e nel mondo, ci siamo riusciti"

MN - Van Basten: "Berlusconi non solo un presidente, ma anche un amico. Voleva vincere in Europa e nel mondo, ci siamo riusciti"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 7 giugno 2024, 19:30News
di Manuel Del Vecchio

In occasione della presentazione dell'ultimo libro scritto da Peppe Di Stefano e da Carlo Pellegatti dal titolo "C'è solo un Presidente. Silvio Berlusconi, ritratto di un sognatore". Quest'oggi all'Hotel Melià, tra i molti invitati all'evento è presente anche Marco van Basten, tra gli attaccanti più forti della storia del calcio e del Milan. Queste le parole dal palco del Pallone d’Oro olandese.

Un ricordo del presidente Berlusconi: “Devo ringraziare Berlusconi, diceva sempre di vincere e convincere nel campo e nella vita. È stato un grande per tutti noi, i giocatori ed il Milan. Non era solo un presidente ma anche un amico per tutti giocatori”.

Qual è stato il momento più bello con lui? “Il momento più bello è quando abbiamo vinto la Coppa dei Campioni e lui è entrato in campo e ha festeggiato con tutti quanti. Lui ci disse che voleva vincere, in Italia, in Europa e nel mondo. E noi ci siamo riusciti. Era il suo sogno. Voleva sempre il massimo. Berlusconi aveva una casa a St. Moritz. Oltre al Milan, mi voleva la Juve. Ma Berlusconi è arrivato prima. Quando mi operai nel ‘92 alla caviglia, Gianni Agnelli mi venne a trovare in ospedale e mi disse - in riferimento a Rush - “Abbiamo sbagliato acquisto”. Berlusconi era un motore che stimolava di tutti”

Galliani corrobora: “L’avvocato Agnelli chiese il permesso di poter andare a trovare van Basten. Quando lo sentii dopo la visita, era amareggiato nel vederlo in quelle condizioni. Marco van Basten, per me, ha vinto 5 palloni d’oro e non 3. Se Marco avesse giocato avrebbe vinto anche quelli del ‘93 e del ‘94".

Berlusconi presidente e non solo. Il racconto di van Basten: “Berlusconi era uno che aveva l’idea di fare tutto, anche l’allenatore. E c’è da dire che non sbagliava di molto. Lui aveva l’idea di vincere”.