Modric si presenta al mondo Milan. Oggi la prima seduta per il fuoriclasse croato

Lunedì 4 agosto è stato il giorno della presentazione di Luka Modric al Milan. Il centrocampista croato è chiamato a fare da leader a un gruppo che nell'ultima stagione si è perso. Il calciatore più vincente della storia del Real Madrid, che a breve compirà 40 anni, è riuscito nonostante tutto ancora ad emozionarsi, come confessato in conferenza stampa:
"Sì, a prescindere dall'età c'è sempre tempo per emozionarsi. Ultimamente ho avuto un addio emozionante con il Real, a qualsiasi età ci si può emozionare. Sono cresciuto guardando il calcio italiano, il Milan era la mia squadra preferita in Italia: c'era il mio idolo Boban che ha fatto benissimo qua. Ho avuto sempre un affetto particolare per i colori rossoneri".
La leadership, dicevamo, quella che serve allo spogliatoio del Milan. Ed è un tema che lo stesso Modric ha affrontato: "È una bella sensazione avere l'opportunità di aiutare la squadra, ma lo ripeto: i singoli da soli non possono fare nulla. Non si fa la differenza da soli, bisogna creare una squadra all'interno della quale i singoli possono rendere al massimo. Sono qui per dare il massimo come ho fatto durante la mia carriera".
Un Modric che ha un obiettivo chiaro, quello di presentarsi tirato a lucido per il suo ultimo Mondiale da calciatore, prendendo per mano una Croazia che nel 2018 ha condotto al secondo posto e nel 2022 al terzo. E tutto lascia intendere che la stagione a Milano possa essere propedeutica al suo addio al calcio:
"Non lo so, è troppo presto per dirlo. Il mio obiettivo è chiaramente di disputare il Mondiale l'anno prossimo, ma prima di tutto bisogna qualificarsi. Ma non guardo troppo avanti, l'importante è vivere il presente e fare le cose bene. Voglio iniziare questa nuova avventura, prepararmi al meglio per far sì che io sia al livello che questa società richiedere. Per il futuro ci sarà tempo, devo essere concentrato sul presente per dare il massimo per il Milan".
Un Modric che si è convinto della bontà della scelta, dopo il blitz di Tare in Croazia
"È stata una scelta molto facile quando Tare mi ha chiamato, quando è venuto in Croazia è stato molto importante, ha dimostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che potessi essere performante ad alto livello. È stata la svolta nella trattativa: quando arriva qualcuno che vuole acquistarti è importante che ti spieghino il progetto. Poi ho avuto bisogno di un po' di tempo per parlare con la mia famiglia ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Non mi aspettavo che accadesse così in fretta ma dimostra la fiducia che hanno mostrato nei miei confronti: spero di poterla ripagare in campo".
Dove lo vedremo in campo? Le idee sono chiare
"Abbiamo parlato un po' con il mister, credo che tutti sappiano dove mi sento a mio agio in campo: in mezzo al campo dove posso dettare i tempi e per far sì che la squadra giri bene. Devo ancora parlare con l'allenatore per capire dove vuole che io giochi, da lì poi devo dare il massimo, giocare bene e aiutare la squadra: è il ruolo che ho sempre avuto nella mia via vita. Ma ho giocato anche in altri ruoli. La priorità comunque resta la squadra, non è mai importante il singolo. Deve essere questa la nostra mentalità: non esiste nessuno al di sopra della squadra. Sono qui per fare quello che chiede il mister".
Dopo la conferenza stampa, Modric conoscerà oggi la squadra e sosterrà il primo allenamento agli ordini di Massimiliano Allegri.

Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan