Ravelli: "L’obiettivo principale è assicurarsi il minimo dell’ingresso in Champions: ecco quindi che anche la proprietà accoglie un cambio di linea"

Ravelli: "L’obiettivo principale è assicurarsi il minimo dell’ingresso in Champions: ecco quindi che anche la proprietà accoglie un cambio di linea"MilanNews.it
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Oggi alle 17:10News
di Antonello Gioia

Arianna Ravelli, firma di calibro de La Gazzetta dello Sport, si è così espressa sulla rivoluzione in seno al Milan: "Per anni, Elliott e RedBird (non a caso fondi di investimento come Oaktree) hanno imposto una linea aziendale chiara: monte stipendi da tenere sotto controllo, predilezione per giocatori non ancora affermati da valorizzare. È vero che così ha vinto uno scudetto (strappato proprio all’Inter) ma è anche vero che l’ultimo campionato si è chiuso a 19 punti dal Napoli capolista. Non che il problema del Milan sia stata la giovane età degli ultimi acquisti (il talento non ha mai avuto bisogno di esibire la carta d’identità per mostrarsi), quanto una serie di scelte sbagliate unite alle debolezze societarie, in parte corrette con l’arrivo di un ds come Igli Tare. Ma adesso c’è bisogno di ricostruire dalle macerie, e se ti chiami Milan c’è bisogno di farlo in fretta.

L’obiettivo principale è assicurarsi il minimo garantito dell’ingresso in Champions: ecco quindi che anche la proprietà accoglie il cambio di linea, senza però derogare all’attenzione ai conti (da qui l’uscita di Reijnders). La scelta di Allegri dice tutto: non è un allenatore da inizio ciclo, è uno da qui e ora, ha detto sì al 40enne Modric, gli piace il rodato Xhaka, guarda con sospetto profili meno strutturati, che in carriera ha sempre usato con parsimonia. Non c’è una via giusta, naturalmente, e in fondo la stessa vecchia Inter ha sì perso dalle nuove leve del Psg ma ha battuto i genietti del Barcellona. Ce n’è di sicuro una sbagliata: non cambiare mai idea e non reagire alle circostanze mutate (e chissà che all’incrocio dei due opposti percorsi le due milanesi non si trovino a metà strada in quel mix tra giocatori di esperienza e giovani che da sempre è la ricetta per vincere)".