Ravelli: "Se qualcuno aveva ancora dei dubbi di quanto potessero dare Modric e Rabiot dopo ieri sera li avrà cacciati"

Arianna Ravelli, giornalista, si è così espressa su La Gazzetta dello Sport commentando Milan-Bologna: "San Luka questa volta ha tradito Bologna ed esaltato il Milan che, dopo il passo falso iniziale contro la Cremonese, continua la sua marcia e si prende una (piccola) rivincita sulla squadra che gli aveva strappato la Coppa Italia e la possibilità di medicare, almeno in parte, il bilancio della scorsa stagione. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi di quanto potessero dare Modric (ma aggiungiamo pure Adrien Rabiot) dopo ieri sera li avrà cacciati".
È IL MILAN DI ALLEGRI E MODRIC
Missione compiuta ieri sera dal Milan che ha battuto 1-0 a San Siro il Bologna e ha dato continuità alla vittoria di Lecce ottenuta prima della sosta per le nazionali. Decisivo un gol dell'eterno Luka Modric, che a 40 anni ha preso per mano i rossoneri e ha regalato tre punti importanti al Diavolo. Le note negative della serata milanista sono stati gli infortuni di Mike Maignan e di Strahinja Pavlovic, entrambi costretti a lasciare il campo per dei problemi muscolari che verranno valutati nelle prossime ore.
"È il Milan di Modric, è il Milan di Allegri": lo scrive questa mattina il Corriere della Sera che esalta prima di tutto il campione croato non solo per il suo primo gol in maglia rossonera, ma soprattutto per la leadership che ha messo in mostra in mezzo al campo. Chi pensava che sarebbe venuto al Milan a fare il "pensionato" si dovrà ricredere perchè anche a 40 annni ha ancora voglia di essere decisivo. Il gol nasce da una sua giocata in mezzo al campo, poi la corsa, l'inserimento in area e il piatto destro perfetto che si insacca nella porta del Bologna. Dopo Lecce, il Milan chiude un'altra partita senza subire gol. La mano di Max Allegri si vede già: la sua formazione ora è infatti solida, compatta ed equilibrata. La squadra disunita e che lasciava praterie immense agli avversari di un anno fa è solo un lontano ricordo. D'altronde fin dal primo giorno, il tecnico livornese aveva dichiarato che il suo primo obiettivo era quello di sistemare la fase difensiva del Diavolo che nella scorsa stagione incassava prendeva gol con troppa facilità. Nel finale di partita c'è stato anche il "classico show" della giacca di Allegri che è stato espulso per proteste dopo che il VAR ha tolto un rigore piuttosto evidente ai rossoneri. L'allenatore livornese esce dal campo molto arrabbiato, ma poi davanti alle telecamere si è presentato con un grande sorriso: il suo Milan, ora, ha acceso il motore.
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