Serafini: "Per le cessioni bisogna partire dal presupposto che al Milan deve restare e deve avere l’ambizione di giocare, solo chi ci crede veramente"

Serafini: "Per le cessioni bisogna partire dal presupposto che al Milan deve restare e deve avere l’ambizione di giocare, solo chi ci crede veramente"MilanNews.it
domenica 1 giugno 2025, 00:12News
di Antonello Gioia

Il Milan in settimana ha annunciato Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo del Club, andando a colmare una lacuna presente ormai da due stagioni, e Massimiliano Allegri come nuovo allenatore. Luca Serafini, nota giornalista e firma rossonera, ne parla così sul www.filippogalli.com, blog dell'ex difensore rossonero campione d'Italia e d'Europa. Un estratto delle sue parole:

"Dopo aver rinunciato per 2 stagioni a un direttore sportivo acclarato e operativo, il Milan ha deciso di tornare a fruire di una figura così importante nell’assetto societario di un club di calcio. Il DS non è infatti solo l’uomo-mercato: sceglie l’allenatore, delinea con lui le strategie nell’allestimento della rosa, fa da collante tra la dirigenza e lo staff tecnico. Vive l’ufficio e lo spogliatoio.

E come mi hanno sempre detto i grandi DS e operatori, deve essere più bravo nelle cessioni che negli acquisti: sappiamo bene che un giocatore puoi azzeccarlo o sbagliarlo, a seconda di molteplici fattori come il carattere, l’ambientamento, l’integrità e altri orpelli essenziali per affermarsi. Qualche volta il fallimento di un giocatore dipende da lui stesso, non da chi lo ha scelto. Ciò che non devi sbagliare è la vendita.

La parola d’ordine è di nuovo “profilo basso”. Poi, la cassa per il mercato. Bisognerà lavorare minuziosamente, chirurgicamente – appunto – nelle uscite, partendo dal presupposto che al Milan deve restare e deve avere l’ambizione di giocare, solo chi ci crede veramente. Progetto o non progetto. Dopo di che bisognerà individuare calciatori funzionali al gioco, alla mentalità, all’ambizione, percorsi da una fame atavica. Un Everest da scalare. Igli è un veterano delle montagne gigantesche, innevate, scoscese. Ha piccozza, scarpe chiodate, equipaggiamento personale: è la cordata che lascia perplessi".