Tiago Fernandes: "Leao è un fenomeno, il più forte mai allenato"

Tiago Fernandes: "Leao è un fenomeno, il più forte mai allenato"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
lunedì 14 febbraio 2022, 17:50News
di Antonio Tiziano Palmieri

Come aveva detto Stefano Pioli a inizio stagione, Rafael Leao è un giocatore diverso, trasformato rispetto ai suoi primi due anni al Milan. Leao è cresciuto tanto, e come riportato da Cronache di Spogliatoio, ha vinto la timidezza che lo ha contraddistinto fin da bambino. Nocche che bussano alla porta. Un filo di timidezza nel varcare la soglia. Tono timido. “Mister…”. “Dimmi Rafael”. “Ha visto quel centrale nuovo, vero?”. “Certo”. “Beh, ecco, come dire… mi sta massacrando. Può metterlo in squadra con me?”.

DEMIRAL LO MARCAVA STRETTO

Contesto: Leao ha 17 anni ed è la stellina dello Sporting Lisbona. Tiago Fernandes, suo allenatore e mentore, riteneva che l’attuale esterno del Milan giocasse al 60% delle sue potenzialità. Fernandes ha la grande idea di mettergli alle calcagna il nuovo difensore appena arrivato dall’Alcanenense, squadra portoghese di quarta serie. Si chiama Merih Demiral, ora all’Atalanta. “Lo schierai subito a uomo su Leao. Gli dissi di marcarlo stretto come lui sa fare e di svegliarlo un po’. Rafael era il giocatore più forte della squadra, ma anche un po’ svogliato. Lo spronavo a non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo gli allenamenti. A volte lo faceva, altre no”.

Demiral lo martella così tanto che il portoghese non ci sta. Bussa di nuovo alla porta del mister e lo prega di schierarlo in squadra con lui. No secco: “Sarebbe migliorato solo così, tackle duri e marcatura stretta”. Aveva ragione: tempo un anno e Leao debutta con lo Sporting. Il bello è che da ragazzino l’avevano scartato. “Aveva 15 anni, non era aggressivo, quindi era stato depennato dalla squadra per l’anno successivo”. Tiago Fernandes ci crede però e non lo molla: “Lo presi da parte e gli dissi semplicemente di ascoltarmi. ‘Lavora sugli atteggiamenti, sulla testa’.  Per un po’ l’ho ospitato anche a casa mia, in modo da farlo stare proprio a Lisbona. La prima volta che l’ho visto aveva 12 anni. Partitella 8 contro 8, prende palla sulla sinistra, salta 4 giocatori e fa gol. ‘Questo è un fenomeno, da dove è uscito fuori?’. Mi ha sempre ricordato il primo Henry”. L’ha ribadito anche Pioli tempo fa. “A distanza di anni mi piace di avergli dato la scossa giusta per crescere. Leao è un fenomeno, il più forte mai allenato. Deve solo crederci. Pare sia finalmente sceso dalla nuvola”.