TMW - Miccichè: "Tutte le leghe contrarie al progetto Super Champions"

TMW - Miccichè: "Tutte le leghe contrarie al progetto Super Champions"
lunedì 10 giugno 2019, 22:36News
di Fabio Anelli

Gaetano Miccichè, presidente della Lega serie A, è intervenuto al termine dell'Assemblea di Lega svoltasi a Milano: "È stata una bellissima assemblea che è durata quasi sei ore e che ha visto diversi punti importanti all'ordine del giorno. Si è aperta con un doveroso saluto alle tre squadre retrocesse, alcune ci hanno accompagnato per molti anni come il Chievo, ed un saluto di benvenuto alle tre squadre promosse. Abbiamo salutato anche i Della Valle dopo 17 anni di serie A e abbiamo dato il benvenuto al nuovo azionista della Fiorentina Commisso, che oggi non ha potuto partecipare. I due principali punti all'ordine del giorno erano la vicenda Mediapro e la questione della Superlega. Due argomenti secondo me positivi: Mediapro è un soggetto internazionale che si offre a diventare partner della Lega A nella stagione 2021/2024. È una bella notizia, da valutare con attenzione. La Superlega riguarda il futuro della Lega A e dei rapporti internazionali. Su Mediapro abbiamo detto che l'obiettivo principale è quello di aumentare i ricavi, vuol dire che tutte le società possono investire in giocatori ed infrastrutture. In questo modo possono cambiare la loro fascia di interesse. Dopo un'ampia discussione su aspetti di natura legale e commerciale. L'offerta di Mediapro, qualora dovesse essere accettata, non pregiudica la possibilità di vendere ad un broadcaster, ma è un'offerta alternativa. Poi sceglierà la Lega. Si sta cercando di valorizzare i ricavi del prossimo triennio".

Spazio anche alla Super Champions, che ha visto quasi tutti i club di A contrari: "Per quanto riguarda la Super Champions c'è stata una discussione interessante supportata dagli advisor, che ci hanno presentato quelli che sono gli effetti del potenziale schema, ancora non ufficializzato dalla UEFA ma ampiamente discusso, sul campionato italiano.Ci sono stati interventi di quasi tutti i presidenti, ha parlato bene De Laurentiis visto che ha evidenziato quale sarà il futuro, le innovazioni e quali saranno i consumatori del 2024. Ha parlato bene Baldissoni della Roma, ma anche Lotito, il quale ha evidenziato il valore del territorio dell'Italia e l'unicità che ha questo paese. Non si può riportare ad altri paesi, ma la logica del campanile italiano è un unicum da considerare nel calcio italiano".

Miccichè ha evidenziato anche la posizione di Urbano Cairo, presidente del Torino: "Anche il patron granata ha dichiarato la sua contrarietà e il disagio di non essere stato informato dei lavori in corso. Dopo che l'advisor ha parlato, il presidente Agnelli ha spiegato cosa è accaduto a Malta nei giorni scorsi, dichiarando quello che già è stato detto, anche se non c'è un progetto definitivo. C'è una volontà di cambiare, ma ancora bisogna tracciare le linee. L'assemblea ha espresso la posizione. I comunicati degli altri campionati sono stati molto duri sull'operato della UEFA. Quello che conta è come le idee vengono recepite sul mercato. C'è stata una considerazione a tappeto totalmente contraria, bisogna farsene una ragione e capire cosa è stato sbagliato nella comunicazione. La Lega ha votato, tre squadre si sono astenute (Milan, Inter e Roma, ndr). La Fiorentina si è astenuta su tutti i punti, sono arrivati da un giorno ma lo sapevamo fin dall'inizio. Sono soddisfatto dell'andamento dell'Assemblea".

Quali sono i motivi per cui avete detto no?
"Noi siamo convinti che il merito sportivo vada salvaguardato. La rinuncia è dovuta a questo meccanismo, che crea interesse, passione ed emozione in campionato. Ricordatevi cosa c'era nell'ultima giornata tra Milan, Inter, Roma e Atalanta. L'eventuale progetto vedrebbe 28 squadre su 32 fisse, solo quattro cambiano. La considerazione economica è stata importante, si andrebbe ad una perdita di valore dal 35% al 70%. L'advisor ha presentato le slide, dai 900 milioni si passerebbe in pochi anni a 600 milioni di euro di valore dei diritti. L'articolo 1 dello Statuto ci dice che dobbiamo preservare gli interessi delle 20 società. Dobbiamo giocare un ruolo di equilibrio e partecipare. È una presa di posizione totale, spero che possa portare la UEFA ad una riconsiderazione del progetto e ad un adattamento, non preparandolo e inviandolo, ma interagendo con le cinque leghe più importanti".

Avete votato sul mandato per approfondire la questione Mediapro?
"No, ma c'è stato un consenso totale dell'Assemblea".

Ha chiesto le dimissioni di Ceferin?
"No assolutamente no, ho fatto una battuta dicendo che un'iniziativa che vede uno schieramento a tappeto simile deve generare qualche ripensamento e qualche considerazione su alcuni errori comportamentali".