Torciata nel derby, l'incomprensibile decisione della Questura: via tamburi, megafoni e impianto voce dalla Sud

La notizia coglie tutti di sorpresa e non trova una spiegazione logica. La Questura di Milano ha disposto il divieto, a partire da Milan-Fiorentina, dell’ingresso allo stadio di tamburi, megafoni, impianto voce e lo svuotamento del magazzino presente nella curva rossonera. Tale decisione è stata presa a causa della bellissima torciata messa in scena dagli ultrà milanisti all’inizio del secondo tempo del derby. Ma tale manifestazione di puro folklore, immortalata da migliaia di persone e diventata virale sui social, avrebbe creato – sempre secondo la questura – “gravissime ripercussioni a livello mediatico”.
Una scelta che lascia tutti quanti di stucco, visto che la tifoseria rossonera, da anni, è unita e compatta nell’effettuare il proprio tifo senza oltrepassare determinati limiti, anche perché in passato sono piovute diffide pluriennali per motivi pretestuosi. In un momento in cui la squadra ha bisogno dei suoi tifosi, il Milan – come società – dovrebbe intervenire per cercare di mediare tra la decisione della Questura (tra l’altro il Giudice Sportivo non ha comminato nessuna multa al club per la torciata) e la posizione dei suoi tifosi. E che questa decisione, incomprensibile, non sia presa sull’onda dell’inchiesta Last Banner di Torino. Perché mischiare le due cose non è corretto.

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