Come opera un fondo d'investimento? Le strategie di Elliott

Come opera un fondo d'investimento? Le strategie di ElliottMilanNews.it
giovedì 30 maggio 2019, 12:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte Luca Paglia

La società di investimento di Singer che ha acquistato il club rossonero circa un anno fa ha ribadito le sue intenzioni: solidificare il Milan sulla base di una stabilità finanziaria attraverso una politica di giovani talenti. 

Ad Elliott è riconosciuto lo scettro di più grande fondo di investimento al mondo, che attualmente gestisce un patrimonio di oltre 36 miliardi di dollari. Ma quali sono gli obiettivi e con quali meccanismi agisce chi istituisce un fondo?

I fondi di investimento nascono con l'intento di fungere da contenitore per raccogliere il denaro di diversi investitori, che andrà a costituire un ammontare - utilizzato poi dalla società che lo gestisce - per finanziare le sue attività al fine di ottenere un profitto.

La Elliott Management Corporation è ad oggi una società che gestisce questo tipo di contenitori e detiene il 99,93% delle azioni del Milan. Dal momento della sua acquisizione ha sempre rimarcato che la loro prima necessità è quella di dare stabilità, aumentare i ricavi e portare nuovamente il club nelle posizioni che gli spettano.

Tra le prime mosse di Elliott vi è stata quella di istituire un nuovo Ad che oggi è Ivan Gazidis, "l'uomo dei miracoli" che ha di fatto raddoppiato il fatturato dell'Arsenal attraverso le giuste politiche di sponsorizzazioni, reinvestimenti e plusvalenze.

Questi obiettivi che passano nella mente dell'Ad, il quale ha il compito di dettare la strategia societaria, vengono poi raggiunti dall'intreccio di una pluralità di fattori ed operazioni poste in essere da altri componenti societari quali ad esempio: Ds o calciatori mediante i risultati sportivi.

È notizia di martedì delle dimissioni di Leonardo che ha svolto fin qui la funzione di Direttore sportivo ereditata da Mirabelli; la notizia circolava da un po' tanto che orbitava intorno all'universo Milan già il nome del suo sostituto che secondo i media era stato individuato in Luis Campos. Ad oggi non sembra più cosi caldo il suo nome, ma al di là di chi prenderà il posto lasciato vacante da Leonardo, l'esempio Campos ci è utile per comprendere i meccanismi e le intenzioni della società.

Campos (oggi Ds del Lille) nelle sue precedenti esperienze ha generato plusvalenze incredibili acquistando giovani talenti al giusto prezzo o a cifre irrisorie per poi rivendere ad un ammontare decuplicato: Mbappe, generando una plusvalenza di 180 mln con il suo trasferimento al Psg, Lemar acquistandolo per appena 4 e rivendendolo per 60 all'Atletico Madrid, Fabinho costato poco meno di 6 e ceduto per 45 al Liverpool. Attività che poi ha portato il Lille addirittura ad arrivare secondo in Ligue 1, quindi a migliorare assolutamente il risultato sportivo, alimentando un circolo virtuoso di fattori. 

Ce ne sarebbero altri, ma questi esempi bastano per far comprendere che Elliott sta puntando -in linea con la sua natura economico finanziaria- su figure che siano formate ed indirizzate al raggiungimento di dati obiettivi, soprattutto sportivi. 

Dalle parole dell'Amministratore Delegato Gazidis è stato fatto riferimento anche ad uno stadio, sinonimo da tempo in terra estera e da qualche tempo anche in quella patria di aumento di valore e fatturato. È questo quindi il chiaro intento di un fondo di investimento e cioè fare in modo di ergere tutte le strutture possibili che abbiano un potenziale idoneo al raggiungimento del fine iniziale: generare profitto che sia maggiore di quanto investito, esattamente come una plusvalenza.

Attenzione però a scambiare questo tipo di operazioni per attività negative; molti tendono a collegare le attività d'investimento ai cattivi risultati. Quello di generare dei profitti è solo un mezzo utile al fine del reinvestimento per ottenere i famosi intrecci di fattori, e tra questi abbiamo già parlato dei risultati sportivi. 

Al momento il Milan non può operare con elevati quantitativi di denaro sul mercato per via delle strette regole del Fair Play Finanziario, ecco che agire con l'intento di produrre plusvalenze ove possibile ed aumentando i ricavi con delle cessioni o mediante differenti operazioni anche a carattere speculativo, daranno come esito finale nel medio-lungo termine gli strumenti necessari utili ai manager per ricreare un contesto societario stabile e forte proprio come negli intenti di Elliott.