Monica Colombo: "Tare ottima scelta ma si poteva evitare di perdere tre mesi"

Settimana intensa per il Milan, che si accinge a chiudere una stagione fallimentare fuori dalle coppe europee. E che ripartirà nominando il nuovo direttore sportivo, Igli Tare. Ne abbiamo parlato con la collega Monica Colombo del Corriere della Sera. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Monica Colombo, Milan fuori dalle coppe europee dopo 6 anni, ma allora furono questioni di Fair Play Finanziario. Stavolta è questione di demeriti sportivi. Una stagione iniziata già male e finita peggio: ti aspettavi questo epilogo?
"È vero che ci sono state tante polemiche legate alla scelta dell'allenatore, perché nell'estate in cui c'erano Conte, De Zerbi, Allegri e Sarri che sono allenatori tutti italiani e tutti disponibili a venire anche con una gamba sola hanno scelto un allenatore straniero. Poi, certo, la qualità della squadra non faceva pensare a un tracollo del genere. Anche perché le scelte di gennaio sul mercato avevano reso il Milan una squadra dall'organico inferiore forse solo all'Inter. Oggettivamente non vedo il Milan inferiore come rosa al Napoli primo in classifica quindi è chiaro che non mi aspettassi questo scenario".
Napoli primo con Conte tanto invocato la scorsa estate dai tifosi. Che avevano evidentemente ragione
"Che Conte sia un signor allenatore è fuori di dubbio, non lo scopriamo oggi ed è il motivo per cui nell'estate scorsa c'era stata una sorta di sommossa popolare per portarlo a Milano. Il punto è che tu società hai diritto di scegliere chi meglio credi per la panchina, ma una volta scelto, chiunque esso sia, lo devi difendere. E questo appoggio nei confronti di Fonseca e Conceiçao non è che si sia visto. Con la conseguenza di legittimare entrambi agli occhi dei giocatori".
Cardinale non si vede da settembre nonostante il Milan abbia giocato due finali. Non il massimo a livello d'immagine da parte del numero uno del club
"L'impressione è che ci sia del disinteresse. Certamente è una lontananza che ha contribuito a creare non dico uno scollamento, ma siamo lì. Detto questo pare che Cardinale sarebbe venuto anche volentieri a Roma, ma è stato dissuaso per motivi ambientali. Che se si fosse presentato alla finale di Coppa Italia i cori sarebbero stati ancora più feroci. Una situazione complicata, in questo momento non so come si possa ricomporre l'armonia in un ambiente così devastato dai veleni".
Anche in passato ci sono stati anni difficili ma con l'impressione chiara di volersi subito riscattare. Non si può dire lo stesso per questo Milan
"Ci sono stati altri anni bui, ad esempio quando si chiuse all'undicesimo e al decimo posto a fine anni '90 pur avendo una squadra di campioni. Ci si rialzò dall'anno di Zaccheroni in poi, perché c'era una catena di comando chiara e una progettualità. Qui invece è stato annunciato prima il papa che il direttore sportivo del Milan".
Direttore sportivo che finalmente arriverà e ha un nome e cognome: Igli Tare
"Penso che Tare sia un'ottima soluzione. Magari si poteva evitare di perdere tre mesi di tempo, dato che era già stato scelto da Ibrahimovic e Cardinale. E invece siamo tornati alla casella di partenza del Monopoly. Detto questo il curriculum parla per lui, ha lavorato per 15 anni in una società di livello come la Lazio creando anche valore. Ha anche quelle doti di gestione del gruppo che sono mancate in questa stagione. Adesso occorre vedere quello che sarà il prossimo allenatore".
Senza le coppe credi che ci sarà una cessione eccellente?
"A mio avviso un sacrificio sarà inevitabile. Anche perché c'è una tale attesa su questa proposta che deve arrivare dal Manchester City per Reijnders, al punto che il tam tam arriva anche dall'Inghilterra, che penso che l'offerta alla fine arriverà. Ovvio che il Milan cercherà di fare plusvalenza e incassare il più possibile".
Theo e Maignan?
"Il silenzio che regna con i rispettivi agenti negli ultimi mesi non lascia ben sperare. Certo, il Milan non incasserà chissà quali cifre, dato che hanno un anno residuo di contratto. E vanno sostituiti. Si troveranno operazioni economicamente sostenibili?".
Difficile la permanenza dei vari Joao Felix e Walker
"Lì non ci sono dubbi: Felix, Walker, Sottil andranno via. Di fatto il mercato di gennaio, quello dei prestiti, è già stato sconfessato".
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