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Repice: "Con Maldini e Boban il Milan è in buone mani. Giampaolo giusto per il progetto dei rossoneri"

ESCLUSIVA MN - Repice: "Con Maldini e Boban il Milan è in buone mani. Giampaolo giusto per il progetto dei rossoneri"MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 15 giugno 2019, 19:45Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Thomas Rolfi

Finalmente, il futuro del Milan appare più chiaro sia sotto l'aspetto dirigenziale che sotto quello della panchina. Ora, i rossoneri possono anche iniziare a pensare al mercato, con l'acquisto di Krunic già finalizzato. Per approfondiere le tematiche di attualità in casa milanista, la redazione di MilanNews.it ha intervistato il giornalista di Radio Rai Francesco Repice. Ecco le sue parole. 

Cosa ne pensa della nuova dirigenza rossonera che sta nascendo? “Mi sembra che il Milan stia attingendo a risorse interne ovvie, razionali, personaggi di grande rilievo e prestigio. È andato via uno ed è arrivato un altro, che fa parte della famiglia del Milan, con Maldini a sovraintendere per quanto riguarda l’area tecnica. Da questo punto di vista, nulla da eccepire”

Parliamo invece dell’allenatore, Giampaolo non ha mai allenato una grande ma è già definito un maestro di calcio. È l’uomo giusto per il Milan? “Se è l’allenatore giusto lo diranno i risultati. Tutti sono allenatori bravi, in Italia non ci sono allenatori non bravi. Sono tecnici che conoscono bene la materia e che sanno di cosa si parla. Il problema è che i risultati fanno la differenza. Giampaolo è bravo sicuramente, dovrà essere fortunato a trovare subito cinque o sei risultati positivi in avvio di stagione. Questo potrebbe agevolargli il compito e fargli fare il salto di qualità di passare da un club comunque prestigioso come la Sampdoria ad un top club internazionale come il Milan”

Soffermandoci invece sul progetto che ha in mente il Milan, di una squadra composta da giovani che possano crescere invece che di campioni affermati, Giampaolo può essere determinante? “Si, il Milan non punta allo Scudetto. Immagino che punti ad arrivare tra le prime quattro e fare più strada possibile nelle Coppe. L’anno scorso è arrivato in semifinale di Coppa Italia, Gattuso aveva fatto il suo. È giusto Giampaolo, gli allenatori di livello conclamato non vengono ad allenare squadre che hanno un progetto a lunga scadenza ma nei club dove si vince subito. Questa è la realtà. Al Milan fanno lo stesso ragionamento che fa la Roma. I grandi allenatori vanno negli instant team, dove si deve vincere subito. Per il progetto del Milan, Giampaolo va benissimo”

Ora il mercato, il Milan deve fare delle cessioni. Chi venderebbe lei tra Donnarumma, Suso o Cutrone? “Dipende dalle finanze che si hanno a disposizione e dagli investimenti che si vogliono fare. Io credo che, innanzitutto, servirà appianare certe situazioni. Il Milan con la UEFA ha un rapporto controverso e conflittuale, prima deve sistemare queste cose. Immagino ci saranno cessioni, ma indicarle da qui è impossibile. Bisogna capire chi compra, come compra, a quanto compra il Milan e soprattutto cosa vuole comprare. Purtroppo, quando ci sono questi contenziosi finanziari non si ha il coltello dalla parte del manico. Ora è complicato, ma il Milan è in buone mani con Maldini e Boban. C’è chi le bandiere se le tiene e chi le manda via”

Si parla anche di un regista, le piacciono i profili di Torreira e Sensi?Torreira è uno di quei giocatori per i quali ci vogliono tanti soldi. L’Arsenal non ha nessuna intenzione di fare regali e non ha bisogno di soldi. Sensi lo vedo un obiettivo più plausibile, è molto molto bravo. Con l’Italia ha immediatamente mostrato la sua personalità tanto che Chiellini e Verratti gli portavano la palla sui piedi, questo dimostra, per chi è dentro al calcio, che il ragazzo gode di credibilità anche tra chi è già affermato. È un giocatore che può diventare molto forte. Sarebbe un acquisto mirato ed intelligente, poi tra Squinzi e il Milan ci sono buoni rapporti. È più facile arrivare a Sensi che a Torreira per cui servono tanti soldi. Torreira conosce già la Serie A, ha già lavorato con Giampaolo e ha giocato in un grande club estero, per lui servono i soldi: è giovane, ha capacità di interdizione, è un giocatore vero. Poi è sudamericano, sempre meglio averlo in squadra che contro. È un obiettivo molto caro. Dal punto di vista finanziario sarebbe un impegno molto grande”