FOCUS MN - L'analisi dei nuovi calciatori rossoneri: carriera e caratteristiche di Fodé Ballo-Tourè

Terminato il calciomercato, è possibile fare un bilancio sulla sessione di trasferimenti rossonera e sui calciatori arrivati al Milan. La dirigenza composta da Maldini e Massara non ha solo rinforzato la squadra ma ha anche mirato a colmare le lacune numeriche in termini di organico. In vista di una stagione lunga e densa di impegni, infatti, Pioli avrà bisogno di una rosa completa sia a livello qualitativo che quantitativo. In questo senso colpi come quello di Fodè Ballo-Tourè rispondono all'esigenza del tecnico emiliano di poter condurre un turnover regolare e affidabile a livello di prestazioni. Analizzando singolarmente ogni calciatore arrivato in rossonero questa estate, la redazione di Milannews.it proporrà un focus sulla carriera e sulle caratteristiche dei nuovi giocatori del Milan. Questa serie di analisi partirà da Fodè Ballo-Tourè.
LA CARRIERA - La storia di Fodé Ballo-Touré è simile a quella di molti giovani francesi che sognano di diventare calciatori professionisti: la partenza da una piccola città, l’approdo in un grande settore giovanile e la maturazione tecnico-tattica che porta il giocatore in questione a cambiare ruolo nel corso degli anni. Nato a Confians-Sainte Honorine ma cresciuto a Eragny, l’infanzia sportiva di Fodé si è divisa tra calcio e karatè. Se il pallone lo ha sempre ammaliato e rapito emotivamente, il tatami gli ha insegnato la disciplina e la pazienza necessaria per raggiungere grandi traguardi: “Avevo un carattere piuttosto duro. Poi il calcio mi ha calmato, così come il karate” ha raccontato al sito ufficiale del Lille nel 2018. La scintilla tra Fodé e il calcio è avvenuta a 6 anni nel club Eragny, dove ha cominciato a giocare grazie al fratello maggiore che, allenandosi in quella società, lo portava con sé al campo per non lasciarlo a casa da solo mentre i genitori erano al lavoro. L’ispirazione famigliare è stata incentivata anche dal padre che, da primo tifoso, lo ha sempre spronato a credere nelle sue qualità. Le doti tecniche di Fodé lo portano ad approdare al Psg all’età di 13 anni dove, in breve tempo, si impone come una presenza fissa delle squadre giovanili. Selezionato e scelto dal club come ala sinistra, nel tempo Fodé viene convinto ad arretrare il suo raggio d’azione soprattutto grazie a François Rodrigues, allenatore del ragazzo nell’U18, che lo convinse così: "Quando sei lanciato a tutta velocità, i difensori avversari hanno più difficoltà a fermarti e gli attaccanti, anche se in un primo momento ti potranno saltare, riuscirai sempre a recuperarli con la rapidità”.
Il cambio di posizione sarà, senza dubbio, la sua fortuna. La trafila nel settore giovanile del Psg lo porterà ad affrontare la finale di Youth League nel 2016 e all’approdo in prima squadra con cui, tuttavia, non esordirà. Al termine del suo contratto con il club transalpino, passa al Lille nel 2017, firmando un accordo di 3 anni e finendo al centro di una serie di polemiche. Il motivo? Una serie di contatti tra il giocatore e il club del nord della Francia prima della fine del contratto di Tourè con il Psg. Con la maglia de ‘Les Dogues’ , il classe 1997 si impone subito come uno dei giovani prospetti della Ligue 1: tra alti e bassi, nella sua prima stagione tra i professionisti, gioca 29 partite e si guadagna la titolarità indiscussa sulla corsia sinistra. In totale con la maglia del Lille, Tourè gioca 47 partite, serve due assist e attira l’interesse del Monaco che lo acquista nel 2019 per una cifra vicina ai 14 milioni di euro. Dopo aver guadagnato un posto da titolare, il classe 97’ diventa una risorsa importante per il club monegasco garantendo solidità difensiva e una buona spinta offensiva. Dopo un timido interesse del Manchester United a fine 2019, Tourè nella scorsa stagione si è diviso tra campo e panchina, complice il cambio modulo di Kovac che lo ha portato a registrare 24 presenze e 4 assist totali.
CARATTERISTICHE - Tourè ha iniziato la sua carriera come esterno offensivo, imponendosi come un’ala sinistra esplosiva e molto veloce. Il cambio di posizione avvenuto nell’U18 del Psg non lo ha portato a stravolgere la sua indole d’attacco ma l’ha collegata ad un’identità difensiva creata e cresciuta nel tempo. Lo stile di gioco di Tourè si basa su uno sfruttamento sapiente delle sue grandi doti fisiche che lo portano a compiere grandi recuperi difensivi e al contempo ottimi slanci in contropiede. Dotato di una corsa fluida e molto rapida il classe 1997, oltre all’età anagrafica ha in comune con Theo la capacità di partire palla al piede e di spezzare i fili della difesa avversaria. A questa caratteristica, in particolare, aggiunge anche una discreta qualità nei piedi che lo porta a servire cross precisi e puntuali sopratutto con palloni bassi dentro l’area. A differenza di Theo non ha la stessa qualità sotto porta ma è più disciplinato difensivamente il che lo rende una buona alternativa al 19 rossonero. Schierabile sia come laterale basso che alto, il profilo di Tourè risponde ai canoni di mercato rossoneri.
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