Gazzetta - Aggressivo e intenso, il gioco del Milan impressiona. E i giovani hanno tirato fuori il talento

È un Milan in costante crescita, ma basta parlare di sorpresa: la squadra rossonera è ormai una solida realtà del campionato. Dalla qualità del gioco al talento dei suoi giovani, sono davvero tanti i punti di forza del gruppo forgiato da Maldini e Massara e rifinito da Pioli, l’allenatore che ha saputo convincere tutti e valorizzare le risorse umane a disposizione.

IL GIOCO PRIMA DI TUTTO - Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il Milan è diventato grande e non soffre più di Ibra-dipendenza. Lo svedese resta un perno dello spogliatoio e la sua presenza in campo sarà certamente determinante, ma può guarire con calma. Perché i ragazzi rossoneri hanno imparato a camminare con le loro gambe. La vittoria di Bergamo ha consacrato il gioco di Pioli, quell’identità tecnico-tattica su cui il mister lavora da quasi due anni. Il suo Milan è aggressivo e intenso, e impone il proprio gioco: sotto questo aspetto - osserva la rosea - è più avanti del Napoli.

DIAZ E LEAO - E poi ci sono i singoli, quei giovani che non sono più semplicemente delle belle promesse. Da Brahim a Leao, il talento della rosa milanista è finalmente esploso. Oggi lo spagnolo e il portoghese fanno valere l’X factor: Diaz si è preso la trequarti dopo l’addio di Calhanoglu, Rafa è più continuo e meno lampeggiante. Ora il Milan ha due assi in più nella manica.