Ho visto un americano prendersi Milano. E non è un fondo d'investimento
Guardi giocare Christian Pulisic e, inevitabilmente, ti monta in testa un pensiero: “Perché non sono tutti come lui?”. La riposta è semplice: perché sarebbero undici fuoriclasse. Si, perché oggi l’ex Chelsea è davvero il fuoriclasse di questo Milan. Non è un’iperbole in fase di giudizio, è una scannerizzazione a 360 gradi di quello che fa Pulisic in campo e come si pone fuori. Sono rare le partite in cui Christian è andato sotto la sufficienza, perché anche quando le giornate non sono delle migliori, lui ha sempre quel moto perpetuo di voler aiutare la squadra che lo eleva in termini di prestazione globale.
Essenzialmente forte
Con ogni probabilità, Pulisic oggi è la massima esaltazione dell’essenzialità. Il numero undici milanista, in ogni giocata che fa, in ogni tiro in porta che effettua, in ogni scelta che prende, cerca sempre di fare la cosa migliore ai fini del risultato finale, che sia esso andare a cercare il gol in maniera personale o un assist per un compagno. Pulisic è uno di quei giocatori che ha l’emisfero destro del cervello estremamente sviluppato, perché vede il calcio nella sua fase più concreta, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Ed è forse proprio questo il talento più grande di Pulisic, ovvero badare al sodo ed essere efficace, come lo è stato con il Liverpool e come lo è stato domenica sera nel derby, con lo splendido assolo che lo ha portato ad ammutolire il San Siro interista per il primo vantaggio del Milan.
Palla in banca
Fin dallo scorso anno, quando arrivò in mezzo ai soliti dubbi dei soloni dei social sulle sue condizioni fisiche, il Milan aveva riequilibrato le fasce offensive, con quella destra portata ad essere più qualitativa rispetto agli anni prima grazie poprio all’arrivo di Pulisic. Che non ha i colpi di Leao, perché il portoghese quando vuole essere concreto e decisivo sa esserlo senza perdersi in troppi svolazzi, ma ha doti uniche. Tanto è vero che quando è in campo, la costruzione del gioco offensivo del Milan – spesso – passa dai suoi piedi e dalla sua capacità di leggere il gioco. Per qualità e continuità di rendimento, oggi Pulisic è il vero imprescindibile del Milan.
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