Italiano è il primo nome sulla lista di Tare per la panchina del Milan

Italiano è il primo nome sulla lista di Tare per la panchina del MilanMilanNews.it
© foto di Federico De Luca 2025
Ieri alle 21:00Primo Piano
di Lorenzo De Angelis

Il cerchio si sta finalmente restringendo: Igli Tare è nuovamente il nome il caldo per il ruolo di direttore sportivo del Milan. Nell'incontro di Roma degli scorsi giorni le parti si sono avvicinate in maniera importante, con il CEO rossonero Giorgio Furlani convintosi al punto che per inizio settimana prossima è previsto un summit che potrebbe essere quello decisivo per la tanto attesa fumata bianca.

Neanche il tempo di sistemarsi nel suo nuovo ufficio che Igli Tare avrà tanto lavoro da sbrigare, a partire dai rinnovi di contratto dei senatori di questa squadra (Theo Hernandez e Maignan su tutti) fino ad arrivare alla delicata decisione relativa al nuovo allenatore del Milan. I primi incontri tra il dirigente albanese e Giorgio Furlani suggeriscono con forza il nome di Vincenzo Italiano per la panchina rossonera, fresco vincitore della Coppa Italia proprio a discapito del Diavolo di Sergio Conceiçao, che non concluderà nel migliore dei modi la sua avventura milanese (non sarà in panchina contro il Monza perché squalificato). 

Ostacolo Bologna

Tutte le strade porterebbero dunque a Vincenzo Italiano, anche se lungo il percorso il Milan si imbatterà contro il Bologna e la volontà del club rossoblù di trattenere il proprio allenatore. Dalle parti del Dall'Ara sono sicuri che con l'ex Fiorentina in panchina si potrà dare continuità al progetto tecnico cominciato la scorsa estate, ed è per questo che Giovanni Sartori e Claudio Fenucci avrebbero già presentato a Vincenzo Italiano una proposta di rinnovo (prolungamento fino al 2027 con aumento dell'ingaggio) che Il tecnico sta valutando. 

Le alternative non mancano

Strappare al Bologna Vincenzo Italiano non sarà assolutamente semplice, motivo per il quale la lista di Igli Tare sarebbe ricca di nomi che possano fare al caso del Milan. Fra questi rientrerebbe anche quello di Maurizio Sarri, ma i rapporti non idilliaci con il dirigente ai tempi della Lazio e il precedente rifiuto per una proposta considerata troppo incerta sembrano aver raffreddato definitivamente e prima del tempo la sua candidatura.