Leao da record, Theo frecciarossa. L'emergenza è un eufemismo ma il Milan non molla

Ibrahimovic, Rebic, Kjaer, Gabbia, Bennacer... Una lunga lista che si allarga ulteriormente al Mapei Stadium: oggi ha dare forfait è stato Sandro Tonali, uscito all'intervallo per un risentimento muscolare. Una vera tegola, considerando inoltre che Franck Kessie è stato ammonito per eccessiva severità di Mariani. L'ivoriano non ci sarà contro la Lazio, ad allargare ancora le maglie di un'esagerata emergenza. Eppure il Milan continua ad esserci, a macinare gioco, dimostrandosi più forte degli imprevisti, ancora una volta.
IL PIU' VELOCE - Rafael Leao, criticatissimo dal post Genoa, si è preso sulle spalle l'attacco dei rossoneri e ha stabilito un record vero e proprio. Il portoghese ha segnato l'1-0 dopo 6.76 secondi, gol più veloce della storia dei top campionati europei. Un sigillo importantissimo non solo per le statistiche. I rossoneri, subito in vantaggio, hanno dettato legge per tutta la prima frazione di gara, trovando per due volte il raddoppio: il primo, di Calhanoglu, annullato per una questione di centimetri, il secondo, di Saelemaekers, finalmente buono. Nella ripresa la situazione si è complicata un po': De Zerbi ha inserito l'artiglieria pesante (Caputo e Boga) e il Milan, oltre a perdere Tonali, ha dovuto fare i conti con la fatica e con qualche occasione sprecata. Donnarumma ha salvato la baracca, poi ad un rintocco dal novantesimo il solito Berardi è riuscito ad accorciare le distanze su collaborazione di Hauge. La resistenza ha pagato e i rossoneri hanno mantenuto inalterato il punteggio, portando a casa una vittoria importantissima.
CON I DENTI - Non era facile presentarsi a Reggio Emilia, contro una delle squadre più belle del campionato, e riuscire a vincere in questo modo nonostante i cerotti. Contro la Lazio sarà ancora più dura, ma intanto il Milan è riuscito a rimandare il cosiddetto "funerale" che in troppi avevano già programmato dopo il secondo infortunio di Zlatan Ibrahimovic. Tante le note liete: dal già citato Leao, spina del fianco dei neroverdi, fino al sorprendente Kalulu. Il francese si è riscattato alla grande dopo gli errori di Marassi, non sbagliando nulla per l'intera gara con qualche intervento da applausi. Il vero differenziale è però arrivato dalla corsia sinistra, dove Theo Hernandez è stato un rullo compressore inarrestabile. Non solo l'assist per Saelemaekers, ma un dominio territoriale clamoroso da un giocatore che sposta davvero gli equilibri.

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