Milan, parola alla difesa: organizzazione e singoli, Montella ha messo su un reparto d’eccellenza
Nove partite giocate, undici gol subiti e solo due imbarcate (contro Napoli e Sassuolo). Quattro gare chiuse senza incassare reti. Il Milan, numeri alla mano, ha una delle migliori difese del campionato. Nelle ultime sei giornate, cioè dopo la sconfitta con l’Udinese a San Siro, i rossoneri (escludendo il blackout con il Sassuolo) hanno concesso appena un gol agli avversari, quello di Birsa su punizione al Bentegodi.
MONTELLA DECISIVO - Niente male per un "reparto colabrodo" (così è stato definito più volte nelle ultime stagioni). Eppure, gli interpreti sono più o meno gli stessi. È vero, Donnarumma ci ha messo del suo (anche ieri è stato decisivo), ma il lavoro svolto da Montella (spesso accusato di badare poco alla fase difensiva) ha fatto la differenza. È un Milan diverso nel modo di stare in campo e difendere, molto più compatto e organizzato, attento e “cattivo”.
COLLETTIVO E SINGOLI - Merito del sacrificio degli esterni e del contributo dei centrocampisti, ma anche (e soprattutto) del rendimento altissimo di Paletta (che meriterebbe una chance in azzurro) e della crescita di Romagnoli. Dopo un normale periodo di rodaggio, la coppia centrale, affinata l’intesa, non ha più sbagliato un colpo, fornendo prestazioni sempre impeccabili.
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