Milan spuntato e mai pericoloso contro l'Arsenal: è evidente il bisogno di rinforzi dal mercato

Il primo Milan di Allegri è timido, contratto, appesantito dai carichi di lavoro e non ancora libero mentalmente dopo un finale di stagione da dimenticare. Gli errori, nonostante la volontà palese di coprirsi molto, sono quelli di sempre e l’assetto scelto, un Allegriano 5-3-2, non permette di vedere chissà quali trame offensive. Leao e Pulisic sono forti e bravi, ma di sicuro non sono riferimenti offensivi adatti a questo tipo di situazione.
Max si sgola per avere una squadra corta, compatta e che giochi a due tocchi: il tasso tecnico in campo non è altissimo e le urla del livornese si perdono tra il caldo ed il brusio di un pubblico comunque presente e partecipe. Difficile trovare spunti interessanti, ma il messaggio che arriva alla società è chiaro: bisogna darsi una mossa sul mercato perché fra tre settimane comincia ufficialmente la stagione. Finisce 1-0 per l’Arsenal, ma il punteggio sarebbe potuto essere più rotondo a favore degli inglesi: Milan praticamente mai pericoloso con un unico tiro in porta, al minuto 69, all’attivo. Nel finale da segnalare un paio di interventi degni di nota di Torriani.
RIMANDATI E PROMOSSI
Difficile parlare di singoli nella prima uscita stagionale, con due settimane di lavoro intenso sulle gambe, ma Musah, purtroppo, ha continuato sulla linea terribilmente negativa degli ultimi mesi: sempre in ritardo, mai in posizione, tecnicamente modesto e sempre pronto a regalare palla agli avversari. Rimandato.
Male anche Pavlovic, da imbrigliare e catechizzare: un centrale di difesa non può uscire sempre con quella irruenza. Lui comunque ci mette sempre il cuore.
Bartesaghi invece ha sulla coscienza il gol di Saka, che gli sfila dietro con serenità: sembrava di rivedere l’ultimo anno di Theo Hernandez.
Leao tra i più positivi: ha predicato nel deserto ed è stato l’unico ad essere pericoloso con le sue accelerazioni.
Si è rivisto un buon Loftus-Cheek, finalmente nel vivo del gioco e propenso allo scontro fisico. L’autonomia non è stata altissima ma è un giocatore su cui Allegri punta molto. Sarà importante per le sue incursioni senza palla.
Terracciano e Torriani, molto sollecitati, hanno effettuato buoni interventi e sono sembrati a loro agio con la palla tra i piedi. Il portiere più giovane grande protagonista ai tiri di rigore finali.

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