Estupiñán, “raccomandato” da De Zerbi. Messaggi che non passano. Darwin Núñez, il preferito. Allegri, obiettivo Scudetto

Premessa fondamentale. Persi Theo Hernández e Reijnders, due titolari, due punti di riferimento, due figure di spicco della rosa, ma anche Calabria, Abraham, Jovic, prima ancora Morata, i dirigenti del Milan, come primo passo, devono innanzitutto pareggiare il livello qualitativo della rosa rispetto a quella dello scorso anno.
Partiamo dalla difesa. I centrali sono rimasti, con i loro pregi e con i loro difetti, con la speranza che Massimiliano Allegri sia così bravo da correggere le mancanze individuali, spesso dovute a una carenza di attenzione, ma anche figlie di un reparto spesso protetto male da parte dei colleghi di centrocampo. Sulla fascia sinistra pare una scelta felice quella dell’inserimento di Pervis Estupiñán, difensore completo, di spiccata personalità, arrivato con la speciale “raccomandazione” di Roberto De Zerbi, da sempre grande estimatore del giocatore ecuadoriano.
Se a sinistra si spinge, a destra si sta. Quindi cominciamo a cancellare i tentativi di far passare Saelemaekers o Jimenez come possibili titolari, “perché siamo già in molti!”. No, a destra è necessario acquistare un difensore attento nella marcatura, veloce e reattivo. Sembra di descrivere le doti di Guela Doué, che ha però un solo difetto: costa molto, non meno oggi di 30 milioni di euro. La trattativa pare in salita, perché lo Strasburgo, casa Chelsea, è un club ricco, che non ha bisogno di vendere e incassare. Se non sarà Doué, è obbligatorio comunque trovare un difensore di fascia funzionale alle esigenze di Allegri. Il tecnico livornese, contro l’Arsenal, schiera intanto, per supplire all’emergenza, il bravo Tomori.
A centrocampo vale lo stesso discorso. Reijnders ha un solo sostituto, a costo alto ma accessibile, e si chiama Ardon Jashari. Continua il braccio di ferro con il Bruges, ma tutti si augurano che, alla fine, lo svizzero possa realizzare il suo sogno, e quello dei tifosi rossoneri, di indossare la maglia rossonera. Anche per questo reparto, sottile e insidioso il tentativo di far passare che “tanto con Musah siamo in sei!”. Non abbiamo certo dimenticato che, un mese fa, i dirigenti rossoneri avevano già confessato che l’americano fosse sul mercato, vedi trattativa con il Napoli, perché non ottemperava alle esigenze tattiche di un centrocampo a tre. Insomma, con altre caratteristiche che mal si conciliano con il lavoro della mezzala voluto da Allegri. Quindi o Jashari o un altro centrocampista di alto livello. Non ci sono altre possibilità. Altrimenti, nonostante il grande Modric e il prospetto Ricci — anche perché uno alternativo all’altro — non si potrebbe parlare di un miglioramento.
Per l’attacco, oggi sulle spalle del solo Gimenez, il giudizio sul quale rimando alle prossime partite da titolare, si attende che venga esposto, dal calcio internazionale, il cartello “TRANSFER OPPORTUNITIES”, per cercare la soluzione più adatta per Allegri e meno dolorosa per le casse. La soluzione preferita di “Casa Milan” è quella legata a Darwin Núñez del Liverpool, ma legata a una formula di acquisto che non sia ovviamente subordinata a un esborso di 40 o 50 milioni di euro. Il Milan intanto sembra sia aperto per un sondaggio relativo a Dušan Vlahović. Piace a tanti tifosi milanisti, ma se ne riparlerà eventualmente negli ultimissimi giorni di mercato.
Adesso intanto seguiamo le prime partite del nuovo Milan di Allegri che, in conferenza stampa, ha indicato, come obiettivo primario, la qualificazione fra le prime quattro per tornare subito in Champions League. È vero, sarà questo il traguardo principale. Solo a marzo, però. Oggi, se conosciamo bene Max, lui ha una sola idea fissa in testa: quella di vincere lo Scudetto della Seconda Stella!

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