Il percorso di Estupinan: dalla scuola di De Zerbi alla titolarità al Milan

Dopo qualche giorno di alti e bassi per la trattativa saltata per Archie Brown, con l'inglese del Gent che infine ha scelto il Fenerbahce, il Milan ha sciolto le riserve ed è in procinto di ufficializzare il nuovo terzino sinistro che dovrà portare sulle spalle l'eredità di Theo Hernandez. Nessuno è particolarmente fan dei confronti, che saranno comunque inevitabili, ma Pervis Estupinan ha le spalle abbastanza larghe per vestire la maglietta del Milan e tutti gli oneri, oltre che i tanti onori, che comporta.
Classe 1998, 27 anni compiuti, nel pieno della maturità calcistica. Maturità che ha trovato nel Brighton di De Zerbi, dopo vari prestiti in giro per l'Europa (al Villarreal ha vinto l'Europa League ma non era titolare), dall'Udinese al Watford fino al Mallorca. L'ecuadoregno, che con la nazionale indossa anche la fascia da capitano, è riuscito a sbocciare definitivamente grazie all'enorme lavoro che l'allenatore bresciano, supportato ottimamente dal suo staff, ha fatto con i Seagulls. Quel Brighton è stata una squadra che ha lasciato l'Inghilterra a bocca aperta per il suo gioco, il suo talento ed i suoi risultati, con uno storico sesto posto nella stagione 2022/23.
Tra i protagonisti di quel gruppo pieno di qualità c'era anche Estupinan, che con il ritorno alla difesa a quattro voluto da De Zerbi ha potuto esprimere tutte le sue qualità. L'ecuadoregno è un terzino, mancino naturale, che fa grande affidamento alla sua forza fisica per sopraffare l'avversario, in entrambe le fasi, nei duelli uno contro uno. È potente, capace nel dialogo con i centrocampisti e in tutte le situazioni che vedono protagonisti i terzini moderni: sa leggere gli spazi, sa giocare sotto pressione ed è prezioso nell'uscita palla al piede dalla difesa. Il suo ex allenatore, oggi al Marsiglia, infatti ne parlava così: "Devo ammettere che Pervis è uno dei giocatori più importanti per noi perché ha iniziato da terzino sinistro, ma lo si può trovare anche in posizione di attaccante. È molto intelligente, credo sia uno dei nostri segreti. È migliorato nel primo controllo e nel passaggio, ma lo sto spingendo sempre oltre. Se diventa pulito nel primo controllo e nei passaggi, penso che possa diventare uno dei migliori terzini sinistri al mondo". Investitura molto importante da parte di un allenatore che negli ultimi anni ha migliorato in modo evidente tanti calciatori, anche grazie ad uno staff tecnico capace e presente, in cui figura tra gli altri Andrea Maldera (nipote di Aldo. Tanti anni al Milan, dove ha lavorato anche con Max Allegri).
Ha ovviamente margini di miglioramento, soprattutto negli ultimi metri in entrambe le fase. Parliamo dell'attenzione difensiva, in particolare nella marcatura, e nella scelta finale in attacco: ultimo passaggio, cross e finalizzazione. In ogni caso è un giocatore di livello, che sa farsi rispettare sia in campo e nello spogliatoio, e che sarà capace di sopportare l'enorme pressione che comporta giocare a San Siro. Anche grazie ai suoi anni con De Zerbi.

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