Passerini: "Perché Allegri ha messo la difesa a 3? Classico realismo: ha preferito evitare una sconfitta pesante"

Passerini: "Perché Allegri ha messo la difesa a 3? Classico realismo: ha preferito evitare una sconfitta pesante"MilanNews.it
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Ieri alle 00:10News
di Antonello Gioia

Carlos Passerini, giornalista, si è così espresso sul suo canale Youtube commentando Arsenal-Milan: "È un Milan già allegriano per certi versi: difende molto basso. Il 3-5-2 non lo vedremo molto spesso durante l'anno, perché Allegri ha intenzione di giocare col 4-3-3 o al massimo col 4-2-3-1. Perché ha messo la difesa a tre? Per un classico realismo allegriano: sapendo di avere molti assenti e sapendo di affrontare una squadra più forte, il tecnico ha preferito evitare una sconfitta pesante che avrebbe un po' segnato il lavoro di queste settimane. Da qui si vede un po' il realismo di Allegri. Poi c'è tanto da sistemare tra il mercato e il lavoro quotidiano".

IL COMMENTO DI MILANNEWS

Il primo Milan di Allegri è timido, contratto, appesantito dai carichi di lavoro e non ancora libero mentalmente dopo un finale di stagione da dimenticare. Gli errori, nonostante la volontà palese di coprirsi molto, sono quelli di sempre e l’assetto scelto, un Allegriano 5-3-2, non permette di vedere chissà quali trame offensive. Leao e Pulisic sono forti e bravi, ma di sicuro non sono riferimenti offensivi adatti a questo tipo di situazione.

Max si sgola per avere una squadra corta, compatta e che giochi a due tocchi: il tasso tecnico in campo non è altissimo e le urla del livornese si perdono tra il caldo ed il brusio di un pubblico comunque presente e partecipe. Difficile trovare spunti interessanti, ma il messaggio che arriva alla società è chiaro: bisogna darsi una mossa sul mercato perché fra tre settimane comincia ufficialmente la stagione. Finisce 1-0 per l’Arsenal, ma il punteggio sarebbe potuto essere più rotondo a favore degli inglesi: Milan praticamente mai pericoloso con un unico tiro in porta, al minuto 69, all’attivo. Nel finale da segnalare un paio di interventi degni di nota di Torriani.